Cronache
Pene amputato per un tumore inesistente. Un chirurgo 30enne finisce nei guai
L'incredibile caso di Arezzo, l'esito degli esami istologici svela l'errore. Ora il paziente chiede un maxi risarcimento danni
Arezzo, gli amputano il pene per errore: medico a processo
Un macroscopico errore di un medico ha stravolto la vita di un paziente. Un uomo, classe 1954 si è sottoposto ad Arezzo ad alcuni esami per un sospetto tumore al pene. Da qui è stata presa la decisione di intervenire chirurgicamente amputando l'organo. Operazione riuscita, ma, secondo quanto appreso, pare che non ci fosse traccia di un tumore. Oggi - riporta il Corriere di Arezzo - l'urologo è sotto accusa mentre il paziente si ritiene vittima di un gravissimo danno e chiede di essere risarcito. Il delicato caso sanitario è oggetto di un fascicolo giudiziario che il 9 marzo scorso è arrivato nell'aula del giudice del Tribunale di Arezzo, per l'udienza preliminare.
A rischiare il processo è un medico trentenne che il 13 novembre 2018 eseguì al San Donato l'operazione chirurgica su un uomo, classe 1954, della Valtiberina, che era stato precedentemente visitato in ottobre, l'esito dell'esame istologico svela il clamoroso errore. Secondo quanto ricostruito dai legali del paziente, si sospettava una patologia tumorale al pene, poi smentita dagli esami sui tessuti prelevati. All'inizio il pm aveva concluso per l'archiviazione, ma gli avvocati del paziente si sono opposti dal gip e dopo l'udienza tenuta a fine 2022 il giudice ha optato per l'imputazione coatta del medico.