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Pesce prete, il nuovo pericolo dell'estate: fate attenzione, è velenosissimo

Di Redazione Cronache

Può sembrare una tracina ma in realtà è della stessa famiglia dello scorfano

Il pesce prete si nasconde sotto i fondali marini e può causare un forte bruciore se vi colpisce con le sue spine velenose

Con l'aumentare delle temperature a livello globale i nostri mari stanno diventando sempre più caldi e ciò apre la strada a nuove specie aliene e invasive. L'anno scorso i bagnanti erano terrorizzati dalla caravella portghese, una medusa delle dimensioni notevoli e dal forte potere urticante, mentre quest'estate bisogna stare attenti al pesce prete, detto anche lucerna. Parente dello scorfano e del pesce scorpione, non ha invece nulla a che fare con la tracina.

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Gli Uranoscopus scaber, questo il nome scientifico del pesce prete, sono diffusi in tutto il Mediterranno e hanno la caratteristica di nascondersi sotto la sabbia utilizzando le loro possenti pinne pettorali che utilizzano per scavare il terreno. Questo pesce lascia "visibili" solo gli occhi e parte della bocca nell'attesa di colpire la preda. Dietro gli occhi sono posti alcuni organi elettrici che producono delle scariche a bassissima intensità. Data la scarsezza delle prede, il pesce prete ha preso l'abitudini di cacciare anche molto a riva, diventando un pericolo per i bagnanti che possono inavvertitamente calpestarlo.

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Se vi capita di schiacciare un pesce prete correte il rischio di essere punti dalle sue due spine velenose che provocano prima bruciore e poi prurito. Se capita, si consiglia di immergere subito la parte colpita nell'acqua molto calda o sabbia bollente, dato che le sostanze tossiche iniettate dal pesce prete si dissolvono con il calore.