Cronache

Polignano, sequestrato cibo scaduto nel ristorante stellato "Grotta Palazzese"

Polignano, merce scaduta: i ristoratori assicurano che è stato solo un errore involontario e che quei prodotti non sarebbero mai andati alla vendita

"Ci scusiamo per l'involontario errore in cui siamo incorsi e precisiamo che la proprietà e l'amministratore della società sono assolutamente estranei ai fatti contestati, essendo affidata unicamente a noi la responsabilità delle materie prime e dei prodotti utilizzati nell'attività ristorativa". Così in una nota lo chef executive del prestigioso ristorante 'Grotta Palazzese' di Polignano a Mare, in provincia di Bari, Felice Sgarra, e il vicedirettore responsabile del food and beverage, Riccardo Sgarra, a proposito del sequestro di cibo (pesce, carne e pasta) scaduto o privo di tracciabilità, da parte della Guardia Costiera. Il ristorante-hotel è molto noto anche per la sua terrazza-panoramica che si affaccia a strapiombo sul mare.

"Ci teniamo a rassicurare i clienti - sottolineano nella nota diffusa per tutelare l'immagine dell'esercizio - che non v'è mai stato alcun rischio per la salute, poiché Grotta Palazzese ha sempre privilegiato prodotti di alta qualità nel rispetto della sicurezza alimentare. In questo caso l'unico errore che ci rimproveriamo è quello di non aver prestato attenzione alle etichette. In particolare, la carne rinvenuta in una cella frigo (-18 gradi) - precisano Felice e Riccardo Sgarra - era stata regolarmente sottoposta ad abbattimento (non congelamento), processo comune nelle attività ristorative che garantisce la conservazione e la salubrità del prodotto, prima della data di scadenza.

E comunque si trattava di tipologia di carne non più presente nei nuovi menu estivi 2019 e quindi non destinata ai clienti. Nel caso del pesce, invece, i prodotti controllati dalla Guardia costiera erano in una cella frigo (-18) diversa da quella in cui erano depositati gli altri prodotti ittici con etichetta di tracciabilità: ma tutti facevano parte dello stesso lotto di produzione. Pur riconoscendo il nostro errore, riteniamo immeritata la campagna denigratoria che lede l'immagine professionale nostra e di Grotta Palazzese, che ha sempre investito per offrire il massimo ai propri clienti agendo in maniera assolutamente trasparente".