Cronache
"Polizia, nessuna sicurezza sul lavoro". Tonelli (Sap) in sciopero della fame
Gianni Tonelli lo aveva annunciato ad Affaritaliani.it a dicembre. Ora il Sap mette nero su bianco e denuncia il capo della Polizia e il questore di Roma. Tutto nasce dalla vicenda del poliziotto accusato di aver mostrato in tv equipaggiamento e materiale in uso alle volanti della capitale.
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“Il sospetto che abbiamo è che tutta questa vicenda sia stata tirata fuori ad arte e con scopo intimidatorio, forse per inibire la comunità interna dal denunciare, come fa il Sap, che l'apparato della sicurezza è fortemente debilitato a causa dei tagli. Accusando di un ‘falso tarocco’ un nostro rappresentante si vuol minare la credibilità del SAP, unico sindacato a segnalare le reali e gravi carenze del sistema”, è quanto ha sostenuto nelle settimane scorse il Segretario Generale del Sap, Gianni Tonelli, nei confronti del quale è stato anche avviato un procedimento disciplinare.
"Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro siamo fermi al 1993", si legge nelle slide del Sap presentate in una conferenza stampa presso l'Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio. "I poliziotti hanno la stessa tutela dei lavoratori della Thyssen, dell'Eternit o di qualsiasi cantiere? Se la Polizia fosse un cantiere o una fabbrica verrebbe immediatamente chiusa", si legge.
Secondo il Sap, "in tutti gli atti a disposizione del procedimento non si rileva che il materiale in questione è in disuso, ma esattamente l'opposto. L’obiettivo non era la verità, bensì attentare alla credibilità del Sap per togliere credibilità alle nostre denunce quotidiane, relative alla debilitazione dell’apparato sicurezza". Anche per questo il Sindacato annuncia azioni eclatante come le denunce, la richiesta di un'indagine conoscitiva o di una commissione d'inchiesta e lo sciopero della fame.
TONELLI IN SCIOPERO DELLA FAME: LE FOTO
"E' un capitolo molto buio, il più buio che abbia visto nell'attività di gestione della Polizia sin dal 1984, quando ho cominciato a svolgere questa professione", esordisce Tonelli parlando con Affaritaliani.it. "Abbiamo dimostrato che un dirigente sindacale è stato sospeso con false motivazioni. Tutto questo è successo semplicemente perché il Sap dà fastidio. Sono anni che denunciamo l'inerzia della politica e i tagli alla sicurezza. Lo abbiamo fatto anche con i governi precedenti, non solo con questo. E lo facciamo per fare onore alla nostra dignità professionale e al giuramento che abbiamo fatto per difendere la nostra Repubblica".
"Abbiamo messo in luce tutte le magagne di un apparato di sicurezza debilitato", prosegue Tonelli. "E' chiaro che diamo fastidio. Soprattutto in un momento in cui, dopo i fatti di Parigi, l'attenzione sul tema è molto alta. Purtroppo c'è chi ha accettato di fare carne da macello della sicurezza. Negli scorsi mesi e settimane abbiamo assistito a una serie interminabile di proclami fasulli come quello secondo il quale 33 mila agenti sono stati addestrati con corsi antiterrorismo dopo i fatti di Charlie Hebdo. E' una menzogna, perché solo in 190 sono stati addestrati con un corso come noi avevamo richiesto, che comprendesse anche le abilitazioni al tiro dinamico. Tutti gli altri non hanno fatto altro che presenziare a una conferenza di qualche ora in periferia nei corsi normali di aggiornamento professionale che certamente non si possono considerare corsi antiterrorismo a tutti gli effetti".
"Le nostre denunce espongono a responsabilità fortissime"; attacca Tonelli, "e quindi hanno cercato di togliere credibilità al Sap. La cosa grave è che in Italia si consente di reprimere libertà costituzionali o il dissenso politico mediante questi metodi. Stiamo rinnegando i principi fondanti della nostra Repubblica".
Sullo sciopero della fame, Tonelli spiega: "Ho cominciato oggi e andrò avanti per 10 giorni. Durante i prossimi giorni e la prossima settimana andremo avanti con le forme di protesta. Saremo sotto il Quirinale e inizieremo una staffetta perché non possano mettere in discussione la mia idoneità psicofisica. Abbiamo stampato centomila cartoline e le manderemo a Mattarella perché serve una mediazione politica più alta. Vedremo se finalmente ci ascolteranno e riconosceranno le ragioni di chi ha come unico scopo quello di difendere i cittadini".