Cronache

Siccità, la Calabria chiede lo stato di emergenza nazionale

di redazione cronache

Approvata la delibera su proposta del presidente Occhiuto

Siccità, la Calabria chiede lo stato di emergenza nazionale

La giunta della Regione Calabria, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, ha approvato un delibera per richiedere al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale in relazione alla situazione di grave deficit idrico nel comparto idropotabile nei territori della città metropolitana di Reggio Calabria, della Provincia di Crotone e dei Comuni di Calopezzati, Caloveto, Cariati, Corigliano Rossano, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Scala Coeli, Acri, Bisignano, Luzzi, Rose, S. Cosmo Albanese, S. Demetrio Corone, S. Giorgio Albanese, Santa Sofia D'epiro, Vaccarizzo Albanese in provincia di Cosenza. Con una delibera ad hoc che riguarda esplicitamente il comparto agricoltura, la giunta ha inoltre richiesto al ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito all'eccezionale e prolungata siccità, in Calabria nel periodo luglio 2023-giugno 2024.

LEGGI ANCHE: Siccità, Italia maglia nera tra sprechi, strutture vecchie e allacci abusivi: persi 42 litri d'acqua ogni 100 immessi

Infine, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con un suo decreto firmato oggi, ha esteso lo stato di emergenza regionale di Protezione Civile in relazione alla situazione di grave deficit idrico nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Crotone, ai territori dei Comuni serviti dagli schemi acquedottistici ''Macrocioli'' e ''Trionto - Sila Greca'' in provincia di Cosenza.