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Strage di Altavilla, Barreca capace di intendere e volere. Il legale: "La Giustizia sta dando un contentino all'opinione pubblica”
Dopo la condanna a 13 anni e 7 mesi per la figlia del muratore, l'avvocato Barracato insiste: “Processo incastrato dai tecnicismi giuridici”

Strage Altavilla, il legale di Barreca: "La Giustizia sta dando un contentino all'opinione pubblica”
Strage di Altavilla, “12 anni e 7 mesi sono tanti”. Così l'avvocato Giancarlo Barracato, legale di Giovanni Barreca commenta la sentenza di condanna della primogenita del muratore, all'epoca 17enne e ora condannata per omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere, nel macabro rito di liberazione dal demonio.
"Sulla giovane credo ci sarà l'Appello", poi l'accusa
L'avvocato chiede di non commentare la sentenza, “credo ci sarà l'appello” ma si concentra sul processo in corso, con un'accusa pesantissima: “La Giustizia sta cercando di dare un contentino all'opinione pubblica”. E ancora: "Devo dire che la poca linearità la sto incontrando nella difesa del padre, la stessa di un elettrocardiogramma in fase di fibrillazione ventricolare. Contorni poco chiari anche per la Giustizia non sta facendo una bella figura”.
Il dibattimento in Corte d'Assise prosegue
Contemporaneamente alla sentenza per la figlia di Barreca, giovedì 6 marzo infatti si è tenuta in Corte d'Assise a Palermo la prima udienza del processo a carico del muratore Giovanni Barreca e della coppia che avrebbe partecipato alla mattanza nel nome di Satana ad Altavilla Milicia, Sabrina Fina e Massimo Carandente.
L'avvocato Barracato articola la sua denuncia
“Ci troviamo di fronte a una richiesta di incidente probatorio con una perizia psichiatrica che dice che Barreca è incapace di intendere e di volere. Dunque, si tende ad anticipare così la formazione della prova perché si teme un deperimento della prova stessa. Viene nominato un collegio di tre esperti e viene portata a compimento mentre segue un percorso terapeutico, disposto per questa patologia. Arriviamo così ad un esito che decreta la totalità incapacità per Giovanni Barreca. E qui nasce il problema, l'unico errore che commette il Gip: il 29 ottobre viene depositata la perizia e senza chiedere il parere del pm scarcera Giovanni Barreca ma non lo mette in libertà ma tradotto in una Residenza per l'esecuzione della pena a Caltagirone”.
Dunque, avvocato Barracato, un imputato viene comunque processato nonostante sia stato riconosciuto da un perizia ufficiale come incapace?
“Sì, io il provvedimento del Riesame l'ho impugnato in Cassazione”
E così il processo si allunga...
“Ora per l'imputato non si può proseguire il procedimento per incapacità decretata, invece la Corte non disattende la perizia, però vuole sentire i testimoni e quant'altro. Secondo me c'è poco da sentire, è stato “dichiarato” e non può essere imputato e quindi non punito. Lo stato dell'arte è questo: “Ci troviamo ad affrontare un processo pur essendo l'imputato incapace. E non è un perizia di parte a dirlo ma quella del Tribunale”.
Il processo si sta incardinando su complessi tecnicismi. È d'accordo?
“Sì, siamo tra tecnicismi ed è difficile che si possa trasmettere all'opinione pubblica cosa sta accadendo, per questo la Giustizia sta cercando di dare un contentino all'opinione pubblica”.