Cronache
Strage del Mottarone, la Cassazione annulla i domiciliari per due indagati
Annullati i domiciliari per Luigi Nerini e Enrico Perocchio ma il procuratore avverte: "I tempi saranno lunghi"
Tragedia funivia, la Cassazione annulla la decisione del riesame
La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la sentenza del Tribunale del Riesame di Torino, che, accogliendo il ricorso della Procura della Repubblica di Verbania, aveva disposto gli arresti domiciliari per due degli indagati nell'ambito della vicenda della Funivia del Mottarone, costata la vita a 14 persone nel maggio dello scorso anno.
La decisione della suprema corte, che era attesa per venerdi' scorso, e' stata resa nota solo poco fa. La corte, si legge nella decisione, "annulla l'ordinanza impugnata nei confronti di Luigi Nerini e rinvia per un nuovo giudizio al tribunale di Torino. Annulla l'ordinanza impugnata nei confronti di Enrico Perocchio limitatamente alla scelta della misura e rinvia per un nuovo giudizio al riguardo al Tribunale di Torino. La corte rigetta nel resto il ricorso di Enrico Perocchio"
Procuratrice Bossi: "Il quadro indiziario regge"
Olimpia Bossi, procuratore della Repubblica di Verbania, che da quasi un anno sta portando avanti l'indagine sulla tragedia della funivia del Mottarone definisce "soddisfacente" la decisione della Corte di Cassazione. "Bisogna distinguere le due posizioni - spiega all'Agi il magistrato -. Per quanto riguarda Enrico Perocchio la Cassazione, rigettando il ricorso contro l'ordinanza del Riesame, e rinviando per la sola rivalutazione del tipo di misura cautelare da applicare, ha di fatto confermato il quadro indiziario, e ha dato riscontro positivo alla nostra impostazione. In pratica la Cassazione sta dicendo che il Riesame ha fatto bene ad annullare l'ordinanza del Gip che aveva ordinato la scarcerazione".
"Per quanto riguarda Nerini - prosegue la procuratrice - siamo di fronte ad un annullamento con rinvio. Cioe' anche in questo caso non c'e' una sconfessione della nostra impostazione. Sara' necessario attendere le motivazioni, perche' il rinvio potrebbe essere dovuto anche ad un difetto di procedura. Ma non viene smontato l'impianto indiziario: se cosi' fosse stato, avremmo avuto un annullamento senza rinvio".
"I tempi - conclude il magistrato - saranno comunque lunghi, perche' le motivazioni devono essere depositate entro trenta giorni, poi il Riesame deve fissare un nuova udienza. Se ne riparlera' in autunno. Ma a questo punto il tema delle esigenze cautelari, con il trascorrere del tempo e' meno rilevante. Il procedimento va avanti, aspettiamo l'esito delle perizie che sono centrali".