Cronache
Strage di Bologna, ergastolo a Paolo Bellini: lui il quinto attentatore
L'uomo, ex Avanguardia Nazionale, e' stato dunque ritenuto il quinto attentatore della Strage, che provoco' 85 morti e 200 feriti
Strage Bologna: Paolo Bellini condannato all'ergastolo
La Corte d'Assise di Bologna, dopo poche ore di camera di consiglio, ha condannato Paolo Bellini alla pena dell'ergastolo con un anno di isolamento nel secondo processo per la Strage alla stazione ferroviaria felsinea del 2 agosto 1980. L'uomo, ex Avanguardia Nazionale, e' stato dunque ritenuto il quinto attentatore della Strage, che provoco' 85 morti e 200 feriti, in concorso con i Nar condannati in via definitiva Fioravanti, Mambro e Ciavardini e con, in primo grado, Cavallini.
Bellini non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. La Corte ha inoltre condannato gli altri due imputati: l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio, dovra' scontare sei anni mentre l'ex amministratore di condominio in via Gradoli a Roma Domenico Catracchia, accusato di false informazioni ai pm, ne avra' per quattro anni. Bellini e' stato imputato dopo che la Procura generale aveva avocato l'inchiesta sui mandanti, accusando da morti e quindi non processabili il capo della P2 Licio Gelli, Mario Tedeschi, Federico Umberto d'Amato e Umberto Ortolani. A pesare sulla condanna all'ergastolo un filmato, girato da un turista, che secondo gli inquirenti ritrae Bellini a Bologna la mattina della Strage, tesi rigettava dalla difesa.
Strage Bologna, 85 morti e 200 feriti alla stazione: come andò
L'attentato alla stazione ferroviaria di Bologna e' avvenuto il 2 agosto 1980 alle 10.25. E' stata una delle stragi piu' sanguinose dei cosiddetti 'anni di piombo' in Italia: rimasero uccise 85 persone e i feriti furono 200. Le indagini per risalire agli autori si instradarono immediatamente sulla pista neofascista: un atto terroristico da molti indicato fin da subito come parte della strategia della tensione in cui sarebbero stati coinvolti criminalita' organizzata e servizi segreti deviati. L'iter giudiziario, negli ultimi 42 anni, e' stato molto lungo, col primo processo tra il 1987 e il 1995, il secondo tra il '97 e il 2007, il terzo tra il 2017 e il 2020.
A questi vanno aggiunti il procedimento per depistaggio e quello ai mandanti con la condanna di oggi all'ergastolo per Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale e ritenuto un esecutore, oltre a quelle nei confronti dell'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio, che dovra' scontare sei anni e all'ex amministratore di condominio in via Gradoli a Roma Domenico Catracchia, accusato di false informazioni ai pm, a cui sono stati inflitti quattro anni. Secondo il quadro accusatorio, Bellini avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori. La sentenza finale del 1995 condanno' Valerio Fioravanti e Francesca Mambro "come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l'attentato di Bologna" e per aver "fatto parte del gruppo che sicuramente quell'atto aveva organizzato", mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all'epoca dei fatti e, nel 2020, quella di Gilberto Cavallini.
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