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Stupri di Capodanno in Duomo, le vittime salgono a otto. "Muro di uomini, palpate ovunque"

I pm parlano di "una vera e propria caccia". Gruppi organizzati, alcuni compiono gli abusi e altri fanno da copertura

di redazione

Stupri di Capodanno in Duomo, nuove testimonianze choc

L'indagine sugli stupri di Capodanno partita dalla denuncia di una ragazza belga abusata in piazza Duomo a Milano da "30-40 uomini" e "palpata ovunque" si allarga: le presunte vittime adesso sono salite a otto. Dopo l'esposto della 20enne di Liegi, circondata e abusata, adesso hanno trovato il coraggio di denunciare anche altre donne. Si rafforza negli inquirenti la convinzione che le violenze siano state il risultato di una precisa strategia che ricorda il "Taharrush gamea", che in arabo sta per un’aggressione sessuale collettiva disgustosa in cui - riporta Il Corriere della Sera - la donna viene individuata, circondata e molestata da più uomini. Le indagini per violenza sessuale di gruppo è al momento contro ignoti, non sono ancora in grado di stabilire se gli aggressori si siano organizzati prima o se invece l’idea vigliacca sia nata al momento tra decine di giovani uomini trovatisi insieme per caso.

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"È stato tremendo, un incubo", ha detto l’avvocata di Milano che, dopo aver festeggiato in piazza lo scoccare della mezzanotte con altri 25 mila, pochi minuti dopo - prosegue Il Corriere - si è diretta verso la Galleria Vittorio Emanuele II assieme a centinaia di persone finendo prigioniera della calca in cui erano in agguato i violentatori. A più di due settimane di distanza, e dopo aver presentato una denuncia, non si è ancora ripresa dallo choc. "Un muro di uomini mi ha bloccato e risucchiato", ha detto agli investigatori.

Uguali sensazioni orribili per una coppia di ventenni della provincia di Reggio Emilia. "Mi sono ritrovata dentro un corridoio umano, un imbuto", ha testimoniato in lacrime lei. È uscita dall’accerchiamento grazie al compagno che "mi ha tirata fuori con tutte le forze. Ho visto anche altre ragazze che piangevano, avevo tanta paura" e che "mentre alcuni commettevano gli abusi" altri facevano "da copertura".

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