Stupro Firenze, scaricabarile fra i carabinieri: Ho fatto come voleva il Capo
"Decideva tutto il capopattuglia Marco Camuffo", così dichiara l'appuntato Pietro Costa sulle tante violazioni della procedura in quella fatidica notte
Mentre continuano le indagini sul presunto stupro di Firenze e si aggravano di ora in ora le posizioni dei due appuntati dei carabinieri, Marco Camuffo, capopattuglia la notte del presunto stupro, e Pietro Costa, ecco che - in piena tradizione italica - arriva lo scaricabarile.
Per quanto riguarda la deposizione consegnata a pubblici ministeri, infatti, la versione di Costa è la seguente: "Ho sbagliato, ma ho fatto tutto quello che decideva il capopattuglia Marco Camuffo". Insomma, il rapporto con le ragazze è stato effettivamente consumato da parte di entrambi i carabinieri (lo hanno confermato tutti e due), ma uno sarebbe "più colpevole dell'altro". O almeno così risulta la strategia di difesa dell'appuntato più giovane.
Costa, come scrive Fiorenza Sarzanini, inviata del Corriere della Sera a Firenze, sapeva che non era consentito far salire le ragazze in auto né tantomeno accompagnarle a casa. Peraltro, come già ribadito ampiamente, la procedura è consentita soltanto in casi estremi e sempre previa segnalazione alla centrale, cosa che invece non avvenne di fatto quella notte. Ma, secondo la sua deposizione, Costa non fece obiezioni in quanto "decideva Camuffo".
Come conferma il legale di Pietro Costa, l'avvocato Andrea Gallori, i due carabinieri sono entrati insieme nella discoteca Flo, intrattenendosi con le due studentesse americane, e riuscendo - com'era già stato comunicato nei giorni precedenti - anche a farsi dare il numero di cellulare. Ma la questione del cellulare non serve certo a migliorare la posizione dei due appuntati, in quanto - al momento dell'incontro con le due ragazze - i due indossavano la divisa e ciò può aver indotto le americane a fidarsi e a farsi accompagnare a casa ritenendoli esponenti delle forze dell'ordine intenzionati ad aiutarle.
Per giunta, come hanno rivelato le analisi tossicologiche, le due americane presentavano un tasso alcolico di "rilevante quantità". Quindi traballa anche la versione secondo la quale i due appuntati non si erano accorti che le ragazze erano ubriache. Resta da capire come mai Camuffo e Costa non abbiano avvertito la centrale della presenza delle due ragazze in macchina e, soprattutto, che cosa sia successo dopo averle definitivamente lasciate (dopo aver consumato il rapporto sessuale, insomma). I due sono stati infatti praticamente "irreperibili" per diverse ore, tanto che si è insinuata la voce - tutta da confermare, ovviamente - che abbiano profittato di quel lasso di tempo per ripulire le divise. Divise che - ricordiamo - non sono state mai esaminate dalla Scientifica.