Cronache
Stupro Viterbo, il locale dello stupro è un circolo di tesserati camerati
Casapound, stupro Viterbo: il locale centro di ritrovo fascista. Il 25 aprile in programma c'era “Aperitivo anti partigiano. A seguire pranzo sociale"
CasaPound, stupro a Viterbo: arrestati due militanti
Doveva essere una serata di festa. Invece si è trasformata in una notte da incubo per una donna di 36 anni stuprata per ore da due esponenti di CasaPound il 12 aprile scorso in un pub di Viterbo. I due, Francesco Chiricozzi, 21 anni, consigliere comunale di CasaPound di Vallerano (sempre nel Viterbese) e Marco Licci, 19 anni, anche lui militante del movimento di estrema destra, sono stati arrestati ieri dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale. Gli accertamenti medici effettuati sulla vittima in ospedale il giorno dopo lo stupro e gli esiti delle perquisizioni subite dai due indagati hanno convinto la procura di Viterbo a chiedere e ottenere la misura cautelare.
"Divertiamoci insieme" avrebbero detto quella sera Chiricozzi e Licci alla donna mentre, "in stato di semincoscienza" per le botte ricevute, veniva sottoposta a violenza sessuale nel locale a due passi dal centro di Viterbo. La frase è contenuta nell'ordinanza cautelare in carcere firmata dal gup di Viterbo Rita Cialoni a carico dei due giovani. Il filmato dello stupro fatto da uno dei ragazzi, da quanto si apprende, stava per finire nella chat privata di Whatsapp che i due giovani avevano con altri compagni e amici di Casapound. Ora quel video è nelle mani degli inquirenti che lo useranno come prova schiacciante per formulare l'accusa di violenza sessuale.
Il luogo dello stupro sarebbe un circolo, di fatto un pub a frequentazione esclusiva di esponenti del movimento di estrema destra e amici. Sulla pagina Facebook del locale molti post ambigui, “Chi non se schiera non è bravo!”, slogan che accompagna una foto d'epoca che ritrae divisa fascista. Foto e slogan sono stati postati anche il 21 aprile per annunciare un'iniziativa in programma per le 12.30 del 25 aprile: “Aperitivo antipartigiano. A seguire pranzo comunitario”. Il nome del locale compare anche sul sito di Casapound Italia, nella sezione “Sedi e contatti locali”, dove è segnalato nella sezione Lazio per quanto riguarda Viterbo.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, quella notte la vittima, anche lei simpatizzante di estrema destra, ha incontrato i suoi aguzzini a una festa privata. I due l'avrebbero fatta bere per invitarla poi ad andare in un altro locale di cui i due giovani avevano le chiavi e la disponibilità. Lì sarebbe stata consumata la violenza sessuale. La vittima, che ha cercato di opporre resistenza, è stata prima picchiata e poi abusata. Il locale di Viterbo, in cui si è verificata la violenza sessuale, è in piazzale Sallupara, in pieno centro cittadino, a due passi dal Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz e dall'ex caserma del comando provinciale della Guardia di Finanza.
La difesa a spada tratta dei genitori di Francesco Chiricozzi
«Attento, sa, io sono la mamma dello stupratore, stia lontano, potrebbe essere pericoloso...», dice la signora Silvia, la mamma di Francesco Chiricozzi, insegnante che prova ad esorcizzare lo choc enorme per il figlio arrestato per violenza sessuale. Anche papà Lorenzo, imprenditore agricolo, ora lo difende a spada tratta: «Lo scriva pure, Francesco è caduto in una trappola».
Chi indaga (Digos e Squadra Mobile) sta verificando se questo circolo privato, adibito a pub, fosse di libero accesso al pubblico o riservato soltanto agli iscritti in possesso di una tessera.
Intanto è previsto per oggi l'interrogatorio di garanzia di Chiricozzi e Licci davanti al gup Cialoni. "E' ancora presto per fare dichiarazioni" si è limitato ad affermare l'avvocato Domenico Gorziglia che difende i due assieme al collega Giovanni Labate. Su twitter Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound Italia, ha auspicato "pene durissime come per ogni altro infame stupratore, castrazione compresa" se i due giovani risultassero colpevoli. E' intervenuto anche Adelio Gregori, sindaco di Vallerano. "Per l'ennesima volta - ha detto il sindaco - ci troviamo a commentare un episodio di violenza attribuito a questa formazione di estrema destra. Il consigliere arrestato infatti già due anni fa, quando era minorenne, ha avuto un procedimento penale, avviato per un presunto pestaggio ai danni di un ragazzo".
Viterbo, il legale: "Per Chiricozzi e Licci il rapporto era consenziente"
"Hanno fornito una versione dei fatti in parte divergente da quella della persona offesa. Si sono messi a disposizione dell'autorità giudiziaria perché saranno necessari degli approfondimenti istruttori, abbiamo fiducia nel lavoro della procura". Lo ha detto all'avvocato Marco Mazzatosta, legale di Riccardo Licci, insieme all'avvocato Giovanni Labate, legale di Francesco Chiricozzi e all'avvocato Domenico Gorziglia, legale di entrambi, al termine degli interrogatori di garanzia dei due ragazzi sottoposti ieri a misure cautelari per lo stupro al pub 'Old Manners'.
La versione dei due giovani "non corrisponde a quella della persona offesa" sottolineano i legali che però non sono voluti entrare nel merito della ricostruzione dei loro assistiti. "La narrazione di un fatto da due punti diversi è come fissare un orizzonte, c'è chi vede un albero e chi una pianta. L'albero c'è ma bisogna vedere come viene descritto", si è limitato a dire Mazzatosta. L'avvocato Labate ha precisato: "è stata data una versione in buona parte divergente e contrastante con quella della persona offesa".
"Sicuramente vi è stata una situazione particolare, con due ragazzi di 19 e 20 anni che hanno avuto un rapporto che hanno interpretato come consenziente da parte della persona offesa per una serie di tanti elementi che oggi non possiamo spiegare perché le indagini sono in corso". Lo ha detto l'avvocato Giovanni Labate, legale di Francesco Chiricozzi, insieme all'avvocato Marco Mazzatosta, legale di Riccardo Licci e all'avvocato Domenico Gorziglia, legale di entrambi, al termine degli interrogatori di garanzia dei ragazzi in carcere per lo stupro all'"Old Manners". A chi gli chiedeva delle prove trovate dagli investigatori il legale ha risposto: "Ci sono delle prove che c'è stato un rapporto, questo sicuramente".
VITTIMA STUPRO: "MI SONO FIDATA, SEMBRAVANO PERSONE PERBENE"
"E' stata attirata in una specie di trappola". All'Adnkronos l'avvocato Franco Taurchini, legale della 36enne italiana vittima dello stupro nel pub 'Old Manners' di Viterbo, riferisce il racconto della sua assistita. La 36enne ha raccontato di aver incontrato i due ragazzi all'interno di un bar: "Prima non li conosceva, non faceva parte di quel giro", sostiene il legale. "Loro le hanno dato da bere e scherzavano, mi ha detto che le sembravano persone perbene - conclude l'avvocato - e che per questo si è fidata", quando le hanno proposto di andare a bere altro al pub 'Old Manners' del quale i due avevano le chiavi.