Cronache
Tabaccaia uccisa: fermato un uomo, ha confessato
Ci sono voluti venti giorni agli inquirenti per fermare l'assassino di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia di 54 anni uccisa a coltellate lo scorso 4 luglio all'interno del suo negozio ad Asti. Un delitto efferato, con il killer che ha infierito sul corpo della donna con circa quaranta coltellate, un numero di fendenti "insolito" per episodi del genere. Cosi' come insolito e' l'orario in cui e' avvenuto il fatto, le 7.40 del mattino, quando in cassa vi e' solitamente scarsa disponibilita' di denaro. Due motivi che hanno spinto gli inquirenti a seguire piste alternative alla rapina.
I KILLER - Si chiama Pasqualino Folletto, incensurato, il magazziniere astigiano che ha confessato il delitto. Le indagini, condotte dal pm Luciano Tarditi, sono state affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Asti, assieme a quelli del Reparto Crimini Violenti del ROS di Roma, Torino e Milano. Il risultato e' frutto di un meticoloso incrocio di numerosi elementi investigativi (immagini estratte dalle telecamere cittadine, attività tecniche e di sorveglianza dinamica nonché numerosissime escussioni testimoniali).
L'uomo, interrogato sin dalla tarda mattinata negli uffici della caserma Carabinieri 'Scapaccino' nel corso dell'esame testimoniale, alle 16,30 - si legge in una nota - "ha reso piena confessione circa l'efferato crimine commesso, maturato nel corso della rapina perpetrata la mattina del 4 luglio 2015".