Cronache

Umbria, l'ex sottosegretario all'interno Bocci e le rivelazioni sulle indagini

Laurent De Bai

Gianpiero Bocci ex sottosegretario agli interni dei governi Letta, Renzi e Gentiloni agli arresti domiciliari per rivelazioni sulle indagini

Il gip scrive che ha una  “Elevata capacità di interferire” con le indagini, l’ex sottosegretario Gianpiero Bocci e il generale dei carabinieri  Pasquale Coreno, che non solo rivelano l’esistenza delle cimici agli indagati, ma gli spiegano come evitare le intercettazioni.  

Al centro di questa vicenda è Gianpiero Bocci, sottosegretario all’Interno nei governi Letta, Renzi e Gentiloni fino al 1° giugno 2018 e da dicembre nuovo segretario regionale del Pd.

Bocci, classe 1962, enfant prodige della DC in Umbria, sindaco della sua città, Cerreto di Spoleto a 22 anni, poi nel centrosinistra via Ppi e Margherita, più volte consigliere regionale per la Dc e poi per il Pd, fino al Parlamento e al governo. E’ accusato di aver “raccomandato” l’assunzione di alcune persone in tre concorsi e, appunto, di favoreggiamento. Scrive il Gip, in buona sostanza, che l’ex sottosegretario informò il direttore della Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca per mezzo del direttore amministrativo Maurizio Valorosi dell’esistenza di attività d’intercettazione all’interno della citata struttura ospedaliera, comunicando a quest’ultimi che gli strumenti di captazione erano stati attivati in occasione dell’intervento dei Vigili del Fuoco di Perugia.

Dunque, Bocci avvertì i vertici dell’ospedale di Perugia i quali secondo l’accusa gli avevano fatto qualche favore che i pm gli avevano fatto piazzare le cimici negli uffici e che lo avevano fatto durante alcuni controlli anti-antrace dei pompieri. Va ricordato proprio che il sottosegretario Bocci al Viminale aveva proprio la delega ai Vigili del fuoco.

I pm Mario Formisano e Paolo Abbritti scrivono: “Le indagini hanno dimostrato come la classe politica sfrutti a proprio piacimento la struttura organizzativa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, preso atto della volontà delle figure di vertice della stessa di asservirsi alle loro volontà. Quest’ultimi, attraverso l’occupazione dei posti chiave all’interno dell’Azienda Ospedaliera, hanno ottenuto un capillare controllo dei concorsi banditi dalla stessa struttura e/o dall’USL UMBRIA 1, distorcendo completamente il regolare svolgimento delle procedure”.