Vaccini, FADOI: "L'autocertificazione è un rischio, gravi conseguenze"
“Le ASL devono fornire in tempo reale i certificati di avvenuta vaccinazione, anche online, su richiesta dei cittadini e/o delle scuole”. Questa la posizione di FADOI, la società scientifica che rappresenta la Medicina Interna Ospedaliera, dopo la circolare presentata dal ministero della Salute e dal Miur, nella quale viene stabilito che basterà un’autocertificazione che attesti la vaccinazione, e non un certificato, a consentire l’iscrizione a scuola dei bambini per l’anno scolastico 2018-2019.
“L’autocertificazione, senza sanzioni per chi dichiara il falso – dichiara il Presidente FADOI Andrea Fontanella - apre la strada a dichiarazioni mendaci e pericolose per la salute pubblica da parte di chi non rischia nulla personalmente ma espone a gravi rischi tanti bambini”.
La questione dei vaccini, secondo FADOI, “non deve rispondere a logiche ‘politiche’ né di schieramento, ma ai dati e alle conoscenze scientifiche” che hanno dimostrato “l’importanza della profilassi delle malattie infettive con il sapiente uso di massa delle vaccinazioni”.
Nel 2017 la spesa per i vaccini, secondo il rapporto dell’Agenzia italiana del farmaco, è aumentata del 36,6% rispetto al 2016, per effetto della legge che “ha introdotto il rispetto degli obblighi vaccinali come requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia”, scrive il Direttore Generale dell’AIFA Melazzini. Nel rapporto è presente anche la mappa delle reazioni avverse: in 8 casi su 10 le reazioni sono “non gravi”, in linea con i dati degli anni precedenti.
“Gli internisti ospedalieri conoscono bene i rischi che corrono i pazienti che, per mancata vaccinazione, contraggono il morbillo o altre malattie esantematiche in età adulta e quanto gravi siano le conseguenze dell’influenza quando si abbassa la guardia sull’uso dei vaccini per le epidemie influenzali – continua Fontanella - La paura è che l’acceso e inopportuno dibattito sui vaccini rischi di coinvolgere nella sfiducia e nel sospetto anche altre vaccinazioni come quella per l’influenza appunto e, per esempio, quella per l’epatite B”. Condividendo la visione dell’Istituto Superiore di Sanità, anche per FADOI è necessario e prioritario “non compromettere l’obiettivo della tutela della salute di tutti”.