Cronache
Vaticano, il broker del palazzo di Londra in manette. Torzi era latitante
Era latitante da giorni.nella capitale del Regno Unito E' accusato di autoriciclaggio e false fatturazioni. L'Italia ha chiesto la sua estradizione
Vaticano, il broker del palazzo di Londra in manette. Torzi era latitante
Lo scandalo Vaticano non smette di offrire nuovi colpi di scena. L'ultimo arriva dalla Gran Bretagna, dove dopo giorni di ricerche è stato arrestato il broker Gianluigi Torzi, già sotto accusa per l'acquisto del famoso palazzo di Londra al numero 60 di Sloane Avenue. Era stato dichiarato latitante nelle scorse settimane, dopo che, - si legge sul Messaggero - ad aprile, i militari della Guardia di Finanza non erano riusciti a notificargli l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Fermato in casa è stato portato in prigione, in attesa di una possibile estradizione alla quale sia lui che i suoi legali si sono opposti. Il giudice inglese ha convalidato l'arresto e non ha concesso la libertà su cauzione, fissando un'udienza per il prossimo 18 maggio, quando valuterà di nuovo la scarcerazione per Torzi, che ha proposto di versare due milioni di sterline.
Nei giorni scorsi - prosegue il Messaggero - il tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare per Torzi dopo un'istanza avanzata dai difensori con cui si chiedeva di annullare l'ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Le indagini dei finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Roma, erano scaturite dalla richiesta del Promotore di Giustizia del Vaticano, che contestava al broker un'estorsione di 15 milioni di euro. I due bonifici, uno di 10 milioni, l'altro di 5 milioni, sarebbero stati il prezzo, preteso dal broker per lasciare al Vaticano la piena gestione del palazzo di Londra. Da qui la contestazione di autoriciclaggio.