Cronache
Vaticano, Segreteria di Stato "senza portafogli". Francesco chiude la cassa
Il Santo Padre ha deciso di affidarsi ad una commissione di suoi fedelissimi per il controllo del denaro della Chiesa
Vaticano, Segreteria di Stato "senza portafogli". Francesco chiude la cassa
Lo scandalo Vaticano non smette di regalare colpi di scena. L'ultima novità arriva direttamente dal Papa. Francesco, ha deciso, anche se la notizia era nell'aria da tempo, di togliere la gestione della cassa della Chiesa alla Segreteria di Stato, guidata da monsignor Pietro Parolin. La decisione - si legge sulla Verità - è stata presa proprio per porre fine a tutti i problemi scaturiti per le dubbie operazioni finanziarie, che hanno portato all'arresto della "dama di Becciu", Cecilia Marogna e al licenziamento dello stesso cardinale da parte del Papa. La gestione dei soldi passerà così all'Apsa, l’amministrazione del patrimonio della sede apostolica. Ne fanno parte monsignor Peña Parra, monsignor Galantino e padre Alves. Il passaggio rientra nel quadro della riforma della Curia.
Intanto, le indagini della Guardia di Finanza hanno fatto emergere un maxi giro di denaro. I soldi della Segreteria di Stato vaticana destinati alla carità - si legge su Repubblica - sono passati anche da Dubai. Nell’emirato era stata creata una società nella quale, stando ad alcune testimonianze raccolte dai promotori di giustizia, Raffaele Mincione versava le commissioni per l’affare del palazzo di Sloane Avenue. Denaro che poi arrivava a Enrico Crasso e Fabrizio Tirabassi. Per questo, nella giornata di ieri, sono state perquisite le abitazioni e gli uffici delle tre persone coinvolte.