Culture

Buchi neri di materia scura

Segnali compatibili con due buchi neri primordiali, mai osservati finora

Di Giuseppe Vatinno

Lo scorso settembre si è avuta la prova sperimentale dell’esistenza delle onde gravitazionali previste da Albert Einstein nella sua Teoria della Relatività Generale; ne parlai in Affari Italiani qui:

http://www.affaritaliani.it/blog/palazzo-meraviglie/la-fisica-dopo-le-onde-gravitazionali-408828.html

Le onde gravitazionali –perturbazioni dello spazio – tempo- sono emesse dalla materia quando è accelerata e sono analoghe (con importanti differenze) alle onde elettromagnetiche emesse dalle particelle cariche.
Questa scoperta è stata rilevante proprio per il fatto che le onde gravitazionali fino ad allora sono state un po’ il Graal della fisica: che ci dovessero essere era certo ma non erano mai state “viste”.
Qualche giorno fa i fisici della John Hopkins University hanno proposto una interpretazione diversa dei dati sperimentali scoperti dal team Ligo lo scorso anno: potrebbe (questa l’ipotesi) trattarsi di onde gravitazionali emesse da buchi neri primordiali costituiti di materia oscura formatisi poco dopo il Big Bang.
I buchi neri primordiali sono diversi dai buchi neri ordinari proprio per il loro meccanismo di formazione che non è dovuto all’inglobare materia ma alle particolari condizioni eccezionali presenti all’inizio del cosmo.
Qui il loro lavoro originale firmato anche dal premio Nobel Adam Riess:

 http://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.116.201301

La materia oscura, insieme all’energia oscura, è uno dei grandi enigmi della scienza contemporanea; infatti si sa che esiste perché esercita tramite la forza di gravità un’azione evidente sulle galassie. L’universo è composto per il 68.3% da energia oscura, per il 26.8% di materia oscura e solo per il 4.9% di materia “ordinaria” e cioè quella che la fisica conosce ed ha classificato. Gli scienziati della JHU non sono certi della loro interpretazione, tuttavia ritengono che la loro spiegazione possa prendere due piccioni con una fava: e cioè spiegare sia le onde gravitazionali emesse dalla fusione dei due buchi neri che le loro anomalie massive.
Infatti questo modello darebbe conto delle particelle (Wimps) che dovrebbero formare la materia oscura e non sono mai state trovate