Culture
Robot al posto degli uomini? La visione di Fabiola Gianotti
Fabiola Gianotti, direttrice del Cern, avverte: “Ci sarà un passaggio sempre più importante di mansioni ai robot, ma non saremo sostituibili”
Di Andrea Lorusso
Dubbi, paure e contraddizioni. La Politica è ancora molto indietro sul tema, e di riflesso le legislazioni in materia di lavoro, diritti e doveri. Ma cosa ne sarà del lavoro umano? Del nostro ruolo nella società? La direttrice del Cern Fabiola Gianotti ad Ansa Forum:
"Ci sarà un passaggio di mansioni sempre più importanti”. Tuttavia “un robot non potrà mai avere la complessità e la ricchezza del pensiero umano”. Quindi non ci sarà “un passaggio dell'intelligenza, della curiosità, della creatività umana al robot”. Eppure il 50% delle professioni oggi esistenti spariranno, e fra 10-20 anni le conoscenze specifiche odierne potrebbero essere totalmente inutili.
Così la direttrice del Centro di ricerca di Ginevra pone l’attenzione su un altro tipo di formazione, incentrata sull’essere umano e sull’essere, umani:
"Per preparare i giovani al futuro, la cosa migliore che possiamo fare è dare loro una formazione ampia e dare loro gli strumenti più che il tecnicismo, la capacità logica, il senso critico, la metodologia di affrontare un problema e la capacità di evolvere il proprio talento a seconda delle esigenze del mercato".
Insomma un riscatto della psiche, dell’Anima, delle materie umanistiche, della conoscenza di sé, dell’empatia, dei talenti naturali che sorpassano l’importanza del raziocinio, della matematica, della logica aritmetica. Skill, competenze da non denigrare ovvio, ma domani sostituite egregiamente da un calcolatore la cui Intelligenza Artificiale non pone limiti.