Economia
Agnelli, riassetto nella cassaforte Exor. La sorella dell'Avvocato a 97 anni fa ancora sentire il suo peso
Un'operazione di semplificazione societaria elimina la storica holding lussemburghese Pons Finance e rafforza il controllo di quattro trust svizzeri
Il riassetto dell’impero Agnelli: le mosse di Cristiana, sorella dell'Avvocato
Cristiana Agnelli Brandolini d’Adda, 97 anni, sorella dell’Avvocato, muove le pedine nell’intricato scacchiere della dinastia torinese. L’ultima manovra? Un’operazione di semplificazione societaria che abolisce la storica holding lussemburghese Pons Finance e rafforza la presa di quattro trust svizzeri su Giovanni Agnelli Bv, il cuore finanziario che tiene le redini di Exor.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’operazione, prevista per il 17 febbraio, consiste nella fusione della Pons Finance nella sua controllante Pf Holding. A cascata, il 5% della Giovanni Agnelli Bv – valutato 370 milioni di euro – verrà direttamente amministrato da Pf Holding, avvicinando i quattro trust svizzeri alla cassaforte olandese che governa Exor. Il risultato? Una struttura più snella e un controllo più diretto degli eredi di Cristiana sulle ricchezze di famiglia.
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Non a caso, dietro il riassetto c’è la riorganizzazione della quota di Cristiana e della sua discendenza: i quattro figli Tiberto Ruy, Leonello, Nuno e Brandino. Ognuno legato a un trust con sede a Ginevra – Gmg, The Nuno Family, Calvin e Ion II – che custodisce il patrimonio di famiglia. Una strategia chiara quella di Cristiana: blindare la fetta di ricchezza e garantirne la gestione nel tempo, rafforzando la governance dinastica su Exor senza lasciare spazio a dispersioni o ingerenze esterne.
Tiberto, il primogenito 76enne, è il volto più noto nel gruppo, avendo rivestito in passato, e tuttora, diversi incarichi in Exor. Nuno, invece, ha trovato la sua strada a New York, dove ha fondato Scorpion Capital Partners e recentemente acquistato un appartamento da oltre 3 milioni di dollari a Manhattan. Leonello e Ruy mantengono residenza svizzera, consolidando l’asse finanziario della famiglia tra Ginevra e Torino.
Tuttavia, mentre Cristiana riorganizza le quote, il vertice del potere resta ben saldo nelle mani di John Elkann. Con la sua Dicembre, società semplice torinese, detiene circa il 40% della Giovanni Agnelli Bv, blindando il controllo su Exor e le sue diverse partecipazioni strategiche. Cristiana, con il suo 5%, resta una presenza solida ma senza peso decisionale.