Economia

Agroecologia e gas rinnovabile per contrastare il cambiamento climatico

“Biogas Italy Change Climate”: il convegno per indagare il ruolo dell’agricoltura e della produzione di energia rinnovabile nel futuro del nostro Paese

Il CIB-Consorzio Italiano Biogas ha dato appuntamento ad agricoltori e stakeholder a Milano per una due giorni dedicata all’evento “Biogas Italy, Change Climate. Agroecologia e gas rinnovabile: tracciamo insieme la via”

Fermare il riscaldamento globale a 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali non è impossibile ma richiederà trasformazioni senza precedenti in tutti i settori della nostra società. A sostenerlo è Hoesung Lee, presidente dell’IPCC, panel internazionale di scienziati che studia e analizza i cambiamenti climatici. Al centro di queste necessarie trasformazioni c’è anche l’agricoltura, comparto che oggi contribuisce alle emissioni globali di gas serra per il 10-14% e che risente pesantemente degli effetti del cambiamento climatico sotto il profilo della quantità e della qualità dei raccolti e, quindi, della sicurezza alimentare.

Piero Gattoni, Presidente CIB, ha detto ad Affaritaliani.it: “Due giorni molto interessanti perché come Consorzio Italiano Biogas abbiamo portato le esperienze delle aziende che hanno più innovato negli ultimi anni in agricoltura. Ora le nostre aziende hanno la capacità di essere più competitive nei settori tradizionali e di essere anche più sostenibili. Il confronto con le istituzioni parte da una dichiarazione importantissima: noi siamo convinti che l’agricoltura può essere da parte del problema a parte necessaria e risolutiva del cambiamento climatico. È intervenuto anche il Premio Nobel Rattan Lal per dire quanto sia importante la gestione del suolo, quanto sia importante un suolo in grado di riportare l’anidride carbonica nel terreno. A partire dall’indirizzo della nuova politica agraria comune che è in fase di discussione a Bruxelles, in Italia dobbiamo trovare gli strumenti per favorire questo nuovo modo di produrre in agricoltura per liberare le eccellenze dell’agroindustria e dell’industria del gas rinnovabile italiana ed esportare così questo modello in tutto il mondo".

VIDEO - Gattoni (CIB): "Abbiamo riunito le aziende che più innovano"

Il gas rinnovabile italiano si candida a traghettare l’economia verso un orizzonte di sostenibilità ambientale, agendo di concerto con le altre fonti energetiche rinnovabili. Il nostro Paese dispone di una filiera agricola particolarmente vitale e in grado di produrre biogas, convertibile in energia elettrica e termica, e biometano, prodotto che può essere immesso nell’infrastruttura del gas per usi civili e industriali o utilizzato come biocarburante avanzato.

Angelo Baronchelli, Vicepresidente CIB, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “L’obiettivo di questi due giorni è rendere uscente sia il sistema interno quindi tutta la parte che riguarda la produzione, tutti i soci CIB, il sistema agroalimentare di quale sia l’importanza delle bioenergie e di quale sia la strategicità per sviluppare bioenergie in agricoltura. Questo non basta. Non dobbiamo raccontarcela solo al nostro interno ma dobbiamo anche portare queste considerazioni e condividerle con il mondo esterno e come possiamo migliorare questo approccio e far arrivare i benefici al cliente finale quindi al consumatore. È un grande sforzo di innovazione del settore dell’agricoltura nel quale il biogas diventa un elemento di sviluppo e un elemento che ne aumenta la sostenibilità e l’accettabilità di quello che è un contributo che viene dato alle bioenergie per la loro crescita. Noi operiamo in combinazione con i nostri clienti, quindi i produttori di energia, come centri di ricerca. Qui sono presenti tante aziende che sviluppano tecnologie innovative, tecnologie che hanno bisogno di essere testate anche in campo. Si è creato un rapporto col mondo dei nostri consumatori i quali sono disposti a lasciarci sperimentare, a darci nuove opinioni e condividere tutta la loro esperienza per arrivare al miglioramento dei prodotti e quindi creare le condizioni per lo sviluppo tecnologico che è stato alla base dello sviluppo iniziale di tutte le energie rinnovabili e in particolare del biogas. Una tecnologia italiana che matura all’interno delle conoscenze italiane e che può diventare un driver di sviluppo per il Paese”.

VIDEO - Baronchelli (CIB): "Uno sforzo di innovazione"

Energia e reti, la biogas refinery

Simona Ciancio (Terna) intervenuta nell’ambito della tavola rotonda che ha visto coinvolti, tra gli altri, Giovanni Angius (Snam), Giacomo Rispoli (Eni), Nicola Rossi (Enel), ha detto: “Con Snam stiamo studiando scenari di sviluppo, un work in progress dove prendere in considerazione anche le sinergie del settore gas e elettrico”.

Giovanni Angius (Corporate Strategy Snam) a margine del convegno ha dichiarato ad Affaritaliani.it: "Snam è presente a questa due giorni sul biogas perché crede nello sviluppo della filiera del biometano nel settore dei trasporti. Il fine è quello di immettere nelle reti di distribuzione dei trasporti biocarbonati avanzati ad altissima sostenibilità ambientale e in grado quindi di decarbonizzare il settore dell’autotrazione. Crediamo che un futuro importante per il biometano potrà esserci non solo nel settore degli autotrasporti ma anche nel settore della generazione elettrica. Grazie all’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento è in grado di decarbonizzare simultaneamente il settore della generazione elettrica e quello deli usi di calore a costi competitivi e utilizzando matrici agricole ed anche rifiuti. In questo modo si garantisce un’altissima sostenibilità ambientale in un’ottica di uso circolare delle risorse, di decarbonizzazione ed efficientamento del sistema energetico del Paese”.

VIDEO - Angius (Snam): "Snam crede nello sviluppo della filiera del biometano"

Giacomo Rispoli (Executive Vice President Eni) a margine del convegno ha ripreso con Affaritaliani.it le fila del suo intervento: “Dobbiamo utilizzare il biogas come biocarburante. Abbiamo due opzioni: uno è l’adesione al GSE per essere compliant con il decreto biometano dello scorso anno e l’altra è quella di giocare un ruolo più attivo iniziando direttamente a produrre il biometano partendo da biogas. Con l’accordo che abbiamo fatto con la Coldiretti e con quello che faremo nelle prossime settimane con il consorzio biogas inizieremo a valutare dei business case per vedere se c’è veramente questa convenienza economica nel produrre biometano a distribuirlo nella nostra rete di distributori”.

VIDEO - Rispoli, Eni: "Presto accordo con consorzio Biogas"

Industria e biometano

L’industria si sta rivelando molto ricettiva anche rispetto alla possibilità di impiegare il biometano rinnovabile nei processi produttivi. A questo proposito il CIB auspica che venga sostenuto l’utilizzo di biometano anche nei processi industriali per produrre calore e ogni altra forma di energia necessaria, in modo tale da accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia.

Marco Marchetti (Direttore Industrial Sustainability Environment and Energy di Ferrero) “Abbiamo sviluppato impianti di produzione inquinata di energia termica ed energia elettrica e abbiamo degli impianti enormi: solo ad Alba consumiamo 110 milioni di metri cubi di gas all’anno, sarebbe un sogno  poter sostituire questi 110 m3 di gas con 110 m3 di biometano, pagando un premio ragionevole a chi lo produce, come si fa per l’energia elettrica rinnovabile”. Il Gruppo Ferrero si prefigge, infatti, di ridurre al minimo le emissioni nei prossimi anni.

VIDEO - Marchetti, Ferrero: "forte interesse verso il biometano"

“Biogas Italy Change Climate”, tra gli sponsor: BASF e Banco BPM

Juan David Ruiz Restrepo (Market Intelligence BASF) ha detto ad Affaritaliani.it: “BASF è un fornitore di soluzioni per il mondo dell’agricoltura e in concreto per la generazione del biogas. Siamo un partner affidabile per migliorare l’utilizzo dell’azoto in agricoltura. In questo momento offriamo un inibitore della per la nitrificazione che non fa altro che ridurre le perdite per volatizzazione in forma di protossido d’azoto e per dilavamento in forma di nitrato. In questa maniera le piante hanno a disposizione tutto l’azoto contenuto nel digestato riducendo le perdite inquinanti che generano problemi a livello ambientale”.

VIDEO - Restrepo, BASF: " Biogas, offriamo inibitore per la nitrificazione"

L’evento si è svolto presso l’Auditorium BPB a Milano. Banco BPM è tra i protagonisti del convegno, come ha spiegato Mario Mancini (Pianificazione e Marketing Retail Banco BPM) ad Affaritaliani.it: “Banco BPM ha qui un ruolo strategico di partner delle imprese soprattutto del settore agricolo e agroalimentare. In questi anni Banco BPM ha affiancato le imprese negli investimenti dedicati al settore agroenergetico, biogas in particolare e anche fotovoltaico. Fino ad oggi gli interventi si sono focalizzati soprattutto sul biogas. In questi giorni si parla di biometano, la frontiera nuova dove sono intervenuti a livello legislativo e a cui faranno seguito le applicazioni pratiche. Noi siamo pronti per intervenire. Il biometano è il futuro prossimo. Noi interveniamo sulla parte economica. Ci deve essere sia una sostenibilità ambientale sia una sostenibilità economica”.

VIDEO - Mancini, BPM: "Biogas, abbiamo un ruolo strategico di partner"