Economia

Alitalia, l'ombra di un nuovo prestito ponte. Rumors

Se non si bloccherà l'ingresso della nuova cordata ci sarà da garantire la continuità aziendale

Punto e capo. Si fa per dire. Alitalia rimane ancora appesa alla cordata misto pubblico-privato (Fs, Tesoro, Delta e Atlantia) la cui offerta per salvare la compagnia scade il 15 ottobre. Senza novità servirà un altro prestito ponte da 900 milioni per garantire la continuità aziendale, visto che la compagnia brucia cassa tutti i giorni.

Tradotto, secondo i rumors, se tutto restasse come è oggi, non ci sarebbe altra soluzione se non quella di garantire la continuità aziendale rimettendo mano ai soldi pubblici, per gestire la fase transitoria in attesa che si completi il passaggio a una nuova proprietà. La cifra necessaria per garantire le attività della so sarebbe di 900 milioni: 350 milioni di euro sotto forma di prestito ponte per tenere in volo la compagnia, più 550 milioni di oneri per fronteggiare gli ammortizzatori sociali, ovvero la cassa integrazione per circa 2mila dipendenti. Intanto, secondo Milano Finanza, si attende una risposta da Delta, chiamata in causa da Atlantia nell'ormai famosa lettera sugli ostacoli alla formulazione di piano e offerta per Alitalia.