Atlantia-Abertis: la sfida di Hna. I cinesi vogliono le autostrade. Rumors
Trattativa Atlantia-Abertis: il gruppo guidato da Giovanni Castellucci è al lavoro sull'offerta coadiuvato dagli advisor Credit Suisse e Mediobanca
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Le trattative tra Atlantia e Abertis avanzano fra piani alternativi. Secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore, a complicare la strada dei Benetton ci si è messa la conglomerata cinese Hna Group, colosso orientale del trasporto aereo e delle spedizioni presente anche nel capitale di Deutsche Bank (il quarto azionista con il 3,04%), che in questi mesi ha proposto strategie alternative al gruppo spagnolo e all'azionista di riferimento (con il 22,25%) La Caixa. Hna ha interessi nell’immobiliare, nei servizi finanziari, nel turismo, nella logistica. Fondata dal magnate Chen Feng, ha anche una quota nelle Hainan Airlines, la quarta compagnia aerea cinese.
Dopo i rumors circolati martedì, e l'immediata conferma (su richiesta della Consob iberica) di entrambi i gruppi autostradali sui contatti in corso, ieri è stato il colosso delle concessioni autostradali con sede a Barcellona a comunicare qualche dettaglio sulle ipotesi in campo per rilanciare le nozze da 10 miliardi di ricavi Abertis-Atlantia. Matrimonio già tentate e naufragate dieci anni fa: i vertici dei due gruppi - hanno indicato - hanno avuto "un incontro" nel corso del quale "Atlantia ha condiviso le sue idee preliminari sulla struttura di una possibile operazione tra i due gruppi".
Tra le diverse "possibili alternative" esaminate c'è quella "di strutturare l'operazione come un'offerta pubblica sulle azioni Abertis con diverse opzioni": in contanti, con uno scambio di azioni, o con un mix contanti-azioni; ma "senza arrivare a una proposta concreta". Offerta che i fondi azionisti del gruppo spagnolo preferirebbero in maggioranza cash (così dovrebbe essere nella sua configurazione finale) e su cui i Benetton, famiglia che controlla Atlantia, sarebbe al lavoro, secondo le voci, coadiuvata dal Credit Suisse e da Mediobanca. Un incarico, però, non ancora formalizzato.
Il tempo stringe e, secondo le indicrezioni che arrivano dalla Spagna, i Benetton valuterebbero Abertis 16 euro per azione, con un premio cioè del 15% sulle quotazioni medie del titolo della società guidata da Francisco Reynes. Valore quasi raggiunto dalle azioni nella performance delle ultime sedute di Borsa. Viste alcune partite sulle tratte spagnole con i rimborsi che Abertis vanta dal governo di Madrid (potrebbero valere fino al 25% dei ricavi) e che in caso di un cambio di azionista di riferimento (italiano) potrebbero congelarsi, pare che gli spagnoli stiano giocando su più tavoli. Con i cinesi a complicare la realizzazione delle proprie ambizioni da parte della famiglia di Ponzano Veneto.
Intanto, gli analisti vanno in ordine sparso nei giudizi sulla possibile fusione, con i broker divisi tra chi sottolinea i benefici in termini di diversificazione geografica e di utile per azione e chi invece teme un appesantimento della situazione finanziaria e rileva l'assenza di sinergie.
Da ultima, Deutsche Bank ha abbassato il giudizio su Atlantia da buy a hold, con prezzo obiettivo a 24,7 euro. Gli analisti vedono "ancora un certo margine di rialzo" per l'azione "sulla base della valutazione sui fondamentali, ma" ritengono "che il mercato potrebbe applicare uno 'sconto rischio' ad Atlantia sulla possibilità che paghi un premio di take over" su Abertis (anche su questo titolo la raccomandazione di DB passa da buy a hold).
Per gli esperti "la ragione più importante perchè Atlantia lanci un'offerta su Abertis sarebbe la valutazione relativa di entrambi i titoli". L'operazione, nel complesso, per DB presenterebbe "fattori positivi", come diversificare il portafoglio del gruppo italiano, ma anche "problemi potenziali", come l'incertezza sull'esito finale delle dispute di Abertis con il Governo spagnolo.
Intanto, Piazza Affari continua a non infiammata per le mosse del gruppo guidato da Giovanni Castellucci. Se ieri il titolo Atlantia ha guadagnato un leggero +0,56% in un listino complessivamente molto positivo (quasi +2% a fine giornata), oggi ritraccia al ribasso: -0,86% a 23,02 a metà mattinata.