Autostrade, stop agli aumenti delle tariffe. Il governo prepara il blocco
Si vers una sterilizzazione degli aumenti dei pedaggi su una gran parte della rete autostradale. E' quanto riferiscono fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che evidenziano come si respiri "aria di ottimismo per una sterilizzazione ormai giudicata certa degli aumenti delle tariffe su gran parte della rete autostradale".
In particolare, riferiscono le stesse fonti, "il blocco riguarderà anche Aspi e Strada dei Parchi (A24-A25)". Per alcune concessionarie, si osserva, "si arriverà invece a ritocchi minimi e i gestori hanno comunque assicurato che sarà d'ora in poi valutato in modo più puntuale (sul singolo anno anziché ogni cinque anni) il rapporto tra tariffe, andamento dei prezzi e investimenti".
Nei giorni scorsi è circolata con forza la notizia di un brusco rincaro dei pedaggi proprio in concomitanza con le festività di inizio anno. Secondo la relazione fatta dal ministero dei Trasporti sugli “Adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradali per l’anno 2019”, gli aumenti sarebbero già pronti. Tre i criteri: “qualità”, “investimenti” e “inflazione programmata”. Secondo ambienti politici, il ministero concederebbe aumenti inferiori alle richieste dei concessionari.
Qualche esempio: per Autostrade per l’Italia, aumento annuale delle tariffe +0,81%; per Sat, Società Autostrada Tirrenica +1,17%, per la Tangenziale di Napoli +1,8%. Gli aumenti più consistenti per Rav, Raccordo Autostradale Valle d’Aosta +6,32% e per la Strada dei Parchi in Abruzzo non oltre il +5,59%. Entro fine anno sapremo chi si sarà dovuto arrendere.
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