Rumors, Banca Marche e Carife nel mirino di Unipol
La ratio dell'acquisizione potrebbe essere quello di avere immediatamente a disposizione una rete di filiali pronta per distribuire le proprie polizze. Ci sono anche però i contro, fra cui il fatto che un'acquisizione del genere accrescerebbe di molto il peso del credito nel perimetro di UnipolSai, colosso assicurativo che nel settore opera già con la controllata Unipol Banca. Asset a cui lo stesso deus ex machina della compagnia Carlo Cimbri ha più volte detto di voler mettere mano.
Fatto sta che, secondo quanto si vocifera negli ambienti finanziari, pare che i grandi soci del gruppo di via Stalingrado abbiano messo gli occhi su due dei quattro istituti salvati con decreto da parte del governo ovvero Banca Marche e sulla più piccola Cassa di risparmio di Ferrara (Carife).
In favore dell'intervento di Unipol nelle aste che si apriranno quest'anno per trovare gli acquirenti delle quattro banche scampate al default e rimesse in pista dall'ex UniCredit Robert Nicastro, giocherebbero, sempre secondo i rumors, anche le considerazioni circa la contiguità di Banca Marche e di Carife con il cuore territoriale che ospita i grandi stakeholder della galassia Unipol. Reti che, oltretutto, potrebbero anche fruttare per UnipolSai come asse di espansione verso l’Adriatico.
La competizione nel settore delle polizze è fortissima e sborsando pochi soldi Cimbri potrebbe giocarsi un jolly dalle massime rese, viste la buona qualità degli attivi (completamente ripuliti dalle sofferenze grazie alla bad bank) e la solidità patrimoniale nel nuovo corso.