Economia

BankItalia, Visco in pressing sul risiko: "Subito M&A fra piccole banche"

Le Considerazioni Finali del Governatore

Politica monetaria resti accomodante a lungo, no rialzi tassi. "L'incertezza sui tempi e sull'intensita' della ripresa richiede che le condizioni di finanziamento restino a lungo accomodanti: aumenti ampi e persistenti dei tassi di interesse non sono giustificati dalle attuali prospettive economiche e andranno contrastati, anche con il pieno utilizzo dei programmi di acquisto di titoli gia' definiti", dice il governatore. "Oltre che a contenere gli effetti della pandemia, l'orientamento espansivo della politica monetaria resta volto a garantire che la dinamica dei prezzi, dopo tanti anni di debolezza, si riporti, al piu' presto e stabilmente, su valori prossimi al 2 per cento", ha aggiunto Visco. 

Il sostegno all'economia rimanga fino al ritorno su stabile sentiero crescita. "Gli interventi messi in campo da Governi della Ue alle prese con le conseguenze economiche della pandemia sono stati "senza precedenti" e il sostegno all'economia "andra' mantenuto fino a quando diverra' chiaro il ritorno su una stabile traiettoria di crescita", spiega il numero uno della Banca d'Italia. "Sara' altresi' cruciale a tal fine - ha aggiunto Visco - il successo degli investimenti e delle riforme previsti dai piani associati, nei diversi paesi, all'eccezionale innovazione costituita dal programma Next Generation EU".

Il ruolo dello Stato sia complementare con imprese che stanno sul mercato. La pandemia ha ridato centralita' al ruolo dello Stato ma ora questo deve evolvere verso l'offerta di servizi per lo sviluppo dell'economia "e sempre piu' la sua azione dovra' essere complementare, non contrapposta, a quella delle imprese che operano sul mercato". Visco invita a non confondere la necessita' di uno Stato piu' efficace nello svolgere le funzioni che gli sono affidate "con quella di estenderne i compiti" e bisogna ricordare i rischi come insegna l'esperienza storica di 'fallimento dello Stato' "soprattutto se l'impresa pubblica viene sottratta alla disciplina dei meccanismi concorrenziali o se non e' accompagnata da regole e presidi istituzionali che nel garantiscano responsabilita' e autonomia di gestione". 

Tre milioni di giovani Neet, priorità per economia e benessere del Paese. "Oltre 3 milioni di giovani tra i 15 e 34 anni non sono occupati, ne' impegnati nel percorso di istruzione o in attivita' formative; si tratta di quasi un quarto del totale, la quota piu' elevata tra i paesi dell'Unione europea. Se ne deve tener conto nel ridefinire le priorita' per lo sviluppo economico e sociale e nel dirigere l'impegno verso la costruzione di un'economia davvero basata sulla conoscenza, il principale strumento a disposizione di un paese avanzato per consolidare e accrescere i livelli di benessere". 

Completare Unione mercato capitali, imprese sfruttino piu' emissioni bond. Le imprese in Italia devono cogliere l'occasione offerta oggi dall'ampia liquidita' disponibile sul mercato dei capitali per la diversificazione delle fondi di finanziamento. Quest'ultima "trarrebbe beneficio dal completamento dell'Unione dei mercati dei capitali", la Cmu. Le imprese emettono ancora poco debito: "dall'inizio del 2020 le emissioni nette di titoli di debito e di azioni quotate effettuate da societa' italiane sono ammontate a 16 miliardi, contro 101 per quelle francesi e 87 per quelle tedesche" nota il Governatore. Sulla Cmu Visco ricorda che e' "un obiettivo che al momento trova ostacolo sia nella legislazione frammentata tra gli Stati membri in ambiti chiave come il diritto fallimentare, quello societario, la fiscalita', sia nella limitata disponibilita' di informazioni comparabili sulle imprese". In ogni caso: "lo sviluppo della finanza di mercato in Italia richiede comunque la rimozione di vincoli esterni e interni al sistema produttivo.

Con estensione moratorie rischio opacita' bilanci banche. La proroga delle moratorie sui crediti in Italia "accrescera' la differenza con gli altri paesi europei riguardo all'intensita' di utilizzo di questo tipo di misure, che se da un lato possono produrre benefici per i debitori, dall'altro rendono meno trasparenti i bilanci bancari". "E' quindi necessario che le banche utilizzino tutte le informazioni a loro disposizione per classificare correttamente i finanziamenti oggetto di moratoria, facendo emergere in modo tempestivo e prudente le perdite, anche per evitare potenziali dubbi degli investitori sull'effettiva qualita' dei loro portafogli di prestiti". Le banche, ricorda Visco, possono utilizzare il patrimonio in eccesso di cui godono in questo periodo per adeguare classificazioni e rettifiche. I nuovi crediti deteriorati stanno aumentando "seppure lievemente" nell'ultimo trimestre del 2020. E' "fondamentale" in questa fase saper identificare le imprese in difficolta' ma con "concrete possibilita' di tornare ad onorare regolarmente i propri debiti". 

La crescita dei crediti deteriorati secondo Visco potrebbe proseguire nei prossimi mesi "anche se meno che nei precedenti episodi di crisi". Un segnale in questa direzione proviene dall'incremento, in media, di quasi un terzo della consistenza delle rettifiche di valore sui finanziamenti in bonis, che riflette il peggioramento del rischio di credito; questo incremento e' tuttavia associato a notevoli differenze tra le banche nella classificazione e valutazione dei prestiti". Visco invita le banche ad essere prudenti nella classificazioni dei deteriorati e le differenze "dove non giustificabili sulla base di una attenta analisi del merito di credito delle singole posizioni, andranno colmate nei prossimi mesi".

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