Bce, Mario Draghi: "Il rischio deflazione è scomparso"
La Bce conferma per Qe e governance. Draghi: più fiduciosi su inflazione e salari
"Il rischio deflazione è scomparso". Nella consueta conferenza stampa post riunione del consiglio direttivo della Bce, il presidente della Bce Mario Draghi giustifica così la decisione dell'Eurotower di ridurre da gennaio il ritmo degli acquisti mensili di titoli che scenderà da 60 a 30 miliardi al mese, proseguendo fino a settembre o oltre se necessario.
Draghi ha quindi sottolineato come i dati più recenti suggeriscano per l'Eurozona "una forte tendenza alla crescita" che aiuterà l'inflazione a risalire. In particolare, le nuove previsioni di crescita della Bce indicano una crescita del Pil nell'Eurozona del 2,4% nel 2017, del 2,3% nel 2018 e dell'1,9% nel 2019. A settembre, l'Eurotower indicava rispettivamente 2,2%, 1,8% e 1,7%. Migliorate anche le stime relative all'inflazione, prevista all'1,5% nel 2017, 1,4% nel 2018, e 1,5% nel 2019, rispetto all'1,5%, 1,4% e 1,5% delle precedenti stime. Per la prima volta, la Bce ha esteso al 2020 la previsione sui prezzi: allora la crescita dei prezzi è prevista all'1,7%. Un livello inferiore al 2%, ma ad esso vicino. E la Bce ha proprio il mandato di tenere i prezzi presso quella soglia.
"Quanto saremo vicini? Il vero problema e quanto è forte la velocità di convergenza" verso l'obiettivo del 2%, ha osservato Draghi in conferenza. Nella riunione odierna, come atteso, il consiglio direttivo ha lasciato i tassi invariati: il principale rimane fermo a zero, quello sui depositi negativo a -0,4% e quello sui prestiti marginali allo 0,25%. Il quantitative easing - spottolinea l'Eurotower - può ancora aumentare in dimensioni o durata degli acquisti di titoli, se dovesse essere necessario e continuerà finché l'inflazione non avrà raggiunto un livello adeguato e non sarà grado di reggersi sulle sue gambe. Inoltre - si legge in una nota di Francoforte - proseguiranno i reinvestimenti dei titoli già acquistati che arrivano a scadenza, "per tutto il tempo necessario.