Economia

I Berlusconi si mettono in tasca 60 milioni di dividendi (ma cala il patrimonio delle società)

Il valore complessivo delle holding è sceso da 438 milioni a circa 400 milioni di euro. Sulla questione del patrimonio è intervenuto anche Giuseppe Spinelli, storico collaboratore di Silvio Berlusconi e presidente delle holding

di redazione economia

L'eredità di Silvio Berlusconi: il controllo di Fininvest e i guadagni per i cinque figli

L'eredità lasciata da Silvio Berlusconi ai suoi figli è principalmente il controllo delle holding che gestiscono Fininvest, la multinazionale che include aziende di grande rilievo come Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum. Tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, i cinque figli di Berlusconi hanno guadagnato circa 60 milioni di euro in dividendi dalle quattro holding che possiedono il 61% di Fininvest. Marina e Pier Silvio controllano insieme il 53%, mentre gli altri tre figli (Barbara, Eleonora e Luigi) si dividono il restante 47%.

Nonostante i guadagni, Fininvest ha accumulato un debito di 32 milioni di euro verso le holding familiari, legato ai dividendi non ancora distribuiti. I bilanci delle holding mostrano una flessione degli utili, scesi da 58,8 milioni nel 2023 a circa 28 milioni nel 2024. Tuttavia, i crediti per dividendi non incassati ammontano a 32 milioni, il che conferma che la situazione economica resta solida.

Il valore complessivo delle holding è sceso da 438 milioni a circa 400 milioni di euro, ma la famiglia ha riserve sufficienti per coprire le spese legate all'eredità. Oltre ai figli, Berlusconi ha lasciato ingenti somme a Marta Fascina (100 milioni), al fratello Paolo (100 milioni) e a Marcello Dell'Utri (30 milioni).

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Va ricordato però che i membri della famiglia Berlusconi possiedono anche holding "personali" che detengono il restante 40% circa di Fininvest, con relativi dividendi. Negli ultimi anni, ad eccezione forse di Eleonora, tutti i figli hanno portato a termine operazioni immobiliari particolarmente costose, comprese quelle relative a beni ereditari come Macherio e Villa Campari.

Sulla questione del patrimonio "impoverito", come osservato da un articolo di Open, è intervenuto così Giuseppe Spinelli, storico collaboratore di Silvio Berlusconi e presidente delle holding. Spinelli ha spiegato che il calo del patrimonio è il risultato di una decisione legittima degli azionisti di distribuire una parte delle riserve accumulate nel tempo. Ha anche sottolineato che la riduzione degli utili distribuiti da Fininvest alle holding riflette una scelta aziendale precisa. Nonostante ciò, Spinelli ha confermato che il gruppo è in ottima salute, con le principali aziende in crescita nel 2023 e stime positive anche per il 2024. Ha poi concluso ribadendo che Silvio Berlusconi sarebbe stato certamente orgoglioso della gestione del patrimonio e dei risultati conseguiti dai suoi figli.