Bitcoin, milionario a Brescia. Comprati quando valevano un dollaro
La vicenda di Riccardo Sussi, imprenditore di Cologne del Bresciano che ha comprato tre anni fa qualche migliaio di Bitcoin
Come prevedibile il Bitcoin è salito sulle montagne russe e nelle ultime ore è tornato sotto la soglia psicologia dei 10 mila euro, dopo aver toccato mercoledì il picco degli 11 mila. In Italia, però, c'è chi ha fatto in tempo a diventare milionario. E' il caso di Riccardo Sussi, imprenditore di Cologne, comune del Bresciano che al Corriere della Sera ha raccontato di aver comprato tre anni fa qualche migliaio di bitcoin quando stavano a un dollaro.
"Male che vada li rivendo prossimi allo zero e non ci perdo nulla", diceva. Mai scelta fu più azzeccata, perché mentre le quotazioni scendevano e pure il mondo accademico dava la criptovaluta alla frutta, l'imprenditore ha tenuto duro e ora ha appena monetizzato una parte del proprio investimento. Facendo il colpo della vita.
"Molti si sono fatti ingolosire vendendo a mille, duemila, tremila dollari. Ora siamo sopra 10.000 dollari a bitcoin: ho avuto ragione", ha raccontato Sussi al CorSera qualche giorno fa. "Una parte è stata disinvestita mentre c’erano i vari salti. Oggi ne ho ancora molti e non li vendo più".
"Sono contento della mia vita - ha aggiunto - e questo è un investimento sul lungo termine, perché dovrei venderli se non ho bisogno urgente? Nessuno sa cosa può accadere ma fermare il sistema bitcoin è ormai impossibile e pure minarli sta diventando antieconomico. Chi lo ha fatto due anni fa, investendo nell’attrezzatura necessaria, è tornato dall’investimento e ci ha guadagnato. Oggi farlo in casa non rende, la corrente necessaria costa troppo".
Anche se in meno di 24 ore la criptovaluta ha perso il 20%, lasciando sul terreno duemila dollari, Sussi è fiducioso nel trend rialzista del Bitcoin: "Credo che oggi non abbiamo ancora scoperto tutte le sue potenzialità, quando succederà le quotazioni potrebbero subire ulteriori oscillazioni al rialzo".