Borsa, Piazza Affari in forte calo: banche a picco dopo le voci sul “contributo di solidarietà”
Venerdì da incubo dopo la chiusura negativa di ieri: male gli istituti di credito. A pesare anche le incertezze derivanti dal Medio Oriente
Borsa, il tonfo di Piazza Affari: la peggiore in Europa
Contributo di solidarietà. È questo il nuovo nome dato alla tassa sugli extraprofitti delle banche su cui ragiona la premier Giorgia Meloni a un anno dalla proposta che portò alle proteste vibranti degli istituti di credito. Quella norma, approvata in consiglio dei ministri, infatti, fu poi modificata lasciando la scelta alle banche di accantonare a riserva gli utili extra raggiunti.
L’idea sarebbe quella di tassare anche società energetiche e assicurazioni. È bastata l’ipotesi di lavoro per far crollare i titoli bancari a Piazza Affari che ha chiuso in forte calo. Allo stesso modo, questa mattina la Borsa ha aperto molto male. Come scrive Repubblica, il progetto finalizzato a recuperare risorse per la prossima Legge di Bilancio è affidato al dipartimento delle Finanze, sotto la guida del fedelissimo Maurizio Leo.
L'indice Ftse Mib questa mattina ha avviato le contrattazioni a -2,07% a 32.176 punti. Il peggiore in Europa. Il listino quasi tutto in rosso e' appesantito dalle banche con Unicredit -3,06%, Intesa -3,01%, Mediobanca -2,89%, Banco Bpm -3,12%, Mps -4,13%. Tim cede l'1,14%.
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Tra gli energetici Enel e Eni rispettivamente a -1,35%, e -1,04%. Tenaris -0,37%. Pesano gli industriali con Leonardo -2,18% e Stellantis -1,94%, Iveco -3,05%. Stm -3,89%. In controtendenza Pirelli +0,76%. Continua in territorio positivo, dopo la buona performance in borsa di ieri, Ferrari +0,13%, dopo l'utile del secondo semestre che sale del 24%.
Come spiega Radiocor, agenzia stampa del Sole 24 Ore, a pesare sui listini anche e soprattutto un combinato disposto di fattori, tra i quali i timori di una forte frenata dell’economia americana, le incertezze sul taglio dei tassi (che comunque pesa sulle banche) e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Male anche il fronte delle trimestrali: notizie poco promettenti arrivano dai conti di Amazon e soprattutto Intel che hanno registrato risultati sotto le attese. Un indicatore che gli analisti monitorano con particolare attenzione per comprendere lo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.