Brexit: borse di nuovo in picchiata. Raffica di vendite sui bancari
Brexit, borse: ripartono le vendite sui listini europei e Piazza Affari torna ai minimi da luglio 2013. Spread, meglio la Spagna dell'Italia
Piazza Affari e le Borse europee sempre più a picco con le banche, complice l'apertura in rosso di Wall Street, in un clima ancora dominato dall'incertezza del dopo Brexit. A Milano l'indice principale Ftse Mib affonda del 3,5% a 15.174 punti. Perdite pesanti anche per Parigi (-2,6%), Francoforte (-2,3%) e Londra (-2,3%). A Piazza Affari raffica di sospensioni tra i titoli a maggior capitalizzazione: maglia nera a Intesa Sanpaolo, che crolla del 12,4% a 1,523 euro, e a Mps (-12,4%) scivolata sotto quota 0,40 euro, a 0,398 euro. Mediobanca scende del 10%, Unicredit dell'8,5% e si porta ai nuovi minimi storici a 1,9 euro. Reggono i titoli energetici: Terna +1,1%, Eni +0,9%, Snam +0,5%.
"I mercati stanno prendendo una brutta piega. Prevalgono i timori sul sistema bancario, non solo italiano ma di tutta Europa. Inoltre, si valuta se la Brexit possa portare ad un forte rallentamento dell'economia. Assistiamo, quindi, a vendite a mani basse dei titoli senza guardare piu' di tanto i prezzi. Vediamo, quindi, dei riposizionamenti di portafoglio", commenta un esperto, sottolineando che "l'incertezza spaventa i mercati. E' difficile infatti valutare gli effetti di questa situazione".