Economia

Borse su per l'avanzata del no alla Brexit. Milano ignora le elezioni

Le borse europee chiudono in forte rialzo, trainate dai bancari e sulla scia Wall Street. Gli investitori commettono su una rimonta del Remain nel referendum sulla Brexit, alla luce dell'impatto emotivo dell'assassinio della deputata inglese anti-Brexit Jo Cox. A Londra il Ftse 100 segna un +3,04% a 6.204 punti. A Milano il Ftse Mib archivia la seduta con un rialzo del 2,54% a 17.353 euro e l'All Share guadagna il 2,43% a 19.007 punti. A Francoforte il Dax termina in rialzo del 3,43% a 9.962,02 punti e a Parigi il Cac40 chiude a +3,50% a 4.340,76 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari chiudono misti i bancari, con Banco Popolare (-2,7%), che ritraccia dopo la volata di venerdì, mentre Bpm è invariata. Bene Mps (+5,1%), Unicredit (+3,4%) e Intesa Sp (+3%). Azimut balza 8 punti, seguita da Yoox Nap (+6,6%) e nella moda Moncler (+2,5%). Fra i petroliferi Saipem guadagna il 5,9%, Eni il 2,9% e Tenaris il 2,7%. Acquisti su Fca (+5,4%), Mediaset (+4,7%), Leonardo (+4,7%) e Prysmian (+4,4%). Sull'All Share Rcs cede l'1,73% dopo il rilancio dell'Ops di Cairo Communication (+0,60%).

"Dagli ultimi sondaggi sul voto di giovedi' in Gran Bretagna i favorevoli al Remain sono in vantaggio rispetto ai favorevoli alla Brexit", spiega un gestore. Andamento molto positivo per l'azionario europeo "alla luce dei sondaggi del fine settimana sul referendum" di giovedi' "in Gran Bretagna, che vedono i favorevoli alla permanenza nell'Ue in vantaggio. Il sentiment sul tema Bremain/Brexit e' decisamente cambiato sul mercato dopo l'omicidio" della parlamentare pro Ue "Jo Cox", commenta un money manager. In generale, nota Citigroup, un evento importante come il Referendum di giovedi' si combina con "una significativa liquidita'" e questo potrebbe portare a forti movimenti nei prezzi.

Secondo Andrea De Gaetano, Senior Analyst di Olympia Wealth Management, "se ci fosse Brexit, i mercati avrebbero il pretesto per scatenarsi ancora un po'. Impossibile dire quanto. Se invece gli inglesi decidessero di rimanere 'in', i recenti minimi sull'Europa sarebbero una splendida occasione di acquisto". In base alle stime di Deutsche Bank una vittoria del Remain nel referendum del 23 giugno in Gran Bretagna comporterebbe un margine di rialzo del 10% per l'azionario europeo; al contrario, una Brexit implicherebbe un calo del 10%. Nel complesso, secondo gli esperti al momento "i rischi di mercato sono bilanciati" e il sentiment degli investitori "e' gia' cauto".

"Finalmente e' giunta la settimana in cui la Gran Bretagna deciderà sulla sua partecipazione futura all'Ue", ricordano gli esperti di Societe Generale. Inoltre, martedi', sottolineano gli analisti, la Corte Costituzionale tedesca decidera' sull'OMT e domenica si terranno le elezioni in Spagna. "Tutti questi eventi", conclude SG, "probabilmente metteranno in ombra le altre notizie, ma guardiamo anche agli appuntamenti" del numero uno della Fed, Janet Yellen, che terra' due presentazioni, una domani (al Senato Usa) e una mercoledi' (al Comitato Servizi Finanziari).