Il G20 mette le ali alle Borse. Piazza Affari maglia rosa d'Europa
Borse europee in rally dopo tregua tra Usa e Cina e segnali di distensione tra Roma e Bruxelles
La pax siglata tra Usa e Cina sul fronte dei dazi durante l'ultimo G20 di Buenos Aires ha ridato slancio alle Borse europee, con Milano che si e' piazzata al primo posto grazie al +2,26% del Ftse Mib. La schiarita sul fronte commerciale ha cosi' convinto gli investitori a tornare con piu' convinzione sull'azionario, premiando soprattutto tech e automotive.
A spingere i listini ha contribuito anche il rally del petrolio con l'intesa Russia-Arabia Saudita sui tetti alla produzione in vista della riunione Opec a Vienna e l'annuncio della provincia canadese dell'Alberta di un taglio temporaneo alla produzione di greggio. A Milano gli acquisti si sono concentrati su industriali e tecnologici, piu' sensibili della tregua dazi, da Cnh (la migliore con +6,4%) a St (+6%).
Nel listino principale hanno brillato gli istituti di credito, in testa Banco Bpm (+6,2%) dopo la riorganizzazione del credito al consumo - con la cessione di ProFamily ad Agos Ducato - e l'imminente vendita di Npl fino a 7,8 miliardi. La corsa al rialzo dei bancari e' stata agevolata dal dialogo del governo Conte con Bruxelles e le ipotesi che circolano di un rapporto deficit/Pil sotto la soglia del 2%, tanto che lo spread e' tornato in area 284 punti.
Unici titoli in controtendenza Telecom che ha chiuso poco sotto la parita' e Atlantia (-0,94%). Sul mercato valutario, quando si stanno per chiudere le contrattazioni l'euro sale a 1,1357 dollari (da 1,132). Cambio euro/yen a 128,97 (contro 128,54) e dollaro/yen a 113,55 (113,61). Balzo per le quotazioni del petrolio in attesa dell'Opec: il Wti con contratto di consegna a gennaio sale a 52,7 dollari al barile (+3,5%), mentre il Brent su febbraio sfiora quota 62 dollari e si attesta a 61,4 (+3,2%).
Ha brillato Saipem (+5,5%) con tutto il comparto petrolifero in scia al balzo del greggio. Il rialzo di StMicroelectronics - che per buona parte della seduta ha guidato il listino delle blue chip - e' legato come il resto del comparto anche all'apertura cinese sull'aggregazione Qualcomm-Nxp, congelata in estate per il mancato via libera di Pechino (anche se per Qualcomm il capitolo Nxp Semiconductors sembra ormai chiuso).
E' stato un inizio di settimana brillante anche per Banca Generali (+4,16%) dopo la presentazione delle linee guida strategiche e dei target finanziari per il triennio 2019-2021. A fine periodo e' attesa una raccolta netta maggiore o uguale a 14,5 miliardi, mentre e' stata confermata la politica di dividendi, con pay out al 70-80%. E in occasione dell'investor day a Londra e' stato comunicato che il piano triennale contempla nuove opportunita' sui mercati esteri (in questa ottica rientra l'offerta vincolante per l'acquisto del 90,1% della svizzera Valeur Finduciaria).
Fuori dal listino principale, ha chiuso in rialzo Fila in rialzo (+2,9%) nel primo giorno dell'aumento di capitale da 100 milioni di euro, mentre la migliore di giornata e' la d'Amico International Shipping che, dopo il +42% dell'ultima settimana e l'accordo con un soggetto giapponese per la vendita e il contestuale noleggio della nave Mt High Trader sulla base di un valore di 27 milioni di dollari, ha strappato al rialzo del 14,39%.
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