Economia

Caso Kroll: assolto in appello Tronchetti Provera

 La Corte di Appello di Milano ha assolto il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera nel processo sul cosiddetto caso Kroll, che in primo grado si era concluso con una condanna a un anno e otto mesi per ricettazione. Tronchetti Provera aveva rinunciato alla prescrizione del reato.

Le motivazioni del verdetto saranno depositate tra 45 giorni. Tronchetti Provera aveva affermato in una delle udienze del processo d'appello di aver deciso di rinunciare alla prescrizione, che sarebbe intervenuta nel settembre 2014, perche' la considerava "moralmente inaccettabile per un reato che non ho commesso". Al centro del procedimento c'era un cd con dati raccolti dall'agenzia di investigazione Kroll che nel 2004, quando era in corso uno scontro tra Telecom e alcuni fondi di investimento brasiliani per il controllo di Brasil Telecom, stava portando avanti un'attivita' di spionaggio nei confronti del gruppo delle telecomunicazioni e della famiglia Tronchetti. Secondo le indagini, quei file vennero intercettati dagli uomini di Giuliano Tavaroli, all'epoca capo della security di Telecom, con una operazione di hackeraggio e poi fatti avere alla segreteria di Tronchetti. Con quel materiale, l'allora numero uno di Telecom fece denuncia sulla spionaggio alle autorita' italiane e brasiliane ma, secondo l'accusa, era consapevole della natura illecita di quei file. Nel luglio 2013, Tronchetti e' stato condannato ad un anno e otto mesi con le attenuanti generiche e la sospensione della pena, tra l'altro coperta da indulto. Il Tribunale aveva riconosciuto anche risarcimenti alle parti civili, tra cui una provvisionale di 900 mila euro a favore di Telecom, che sono state ovviamente 'cancellate' dall'assoluzione.

"Ho sempre avuto fiducia che la verità si sarebbe imposta, sono stati anni lunghi". Cosi’ Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, ha commentato la sua assoluzione nel processo di secondo grado che lo vedeva imputato per ricettazione in merito al caso Kroll, uno dei filoni di indagine nato dai cosiddetti dossier illegali. "Sono passati 10 anni", dall’inizio della vicenda, ha ricordato il manager, sottolineando che in questo periodo "c’è stato il tentativo di attribuire responsabilità inesistenti".