Economia

Appalti, l'Anac stronca il codice: "Fare in fretta, ma non senza trasparenza"

Dal primo gennaio 2024 è prevista la digitalizzazione degli appalti, con la creazione di una banca dati e un sistema interconnesso. Esulta Salvini: "La svolta"

Codice degli appalti, 10 offerte per i lavori fino a 1mln. Nuove regole

Il governo in Consiglio dei ministri ha dato il via libera, tra le altre misure, anche al nuovo Codice degli Appalti, una riforma destinata a cambiare radicalmente le attuali regole in vigore, anche in vista del Pnrr, per cercare di non perdere i fondi europei e accelerare le procedure. Con questa nuova riforma saranno senza gara circa il 98% dei lavori pubblici in programma. "Come promesso, dopo anni di attesa, su mia proposta — rivendica il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e lo riporta il Corriere della Sera — il Cdm ha approvato il nuovo codice degli appalti pubblici. Meno burocrazia, meno perdite di tempo, più fiducia alle imprese e ai sindaci, fiducia alle imprese dei territori, alle imprese anche più piccole e artigiane. Significa più cantieri, più lavoro e più sicurezza in tutta Italia". Cinque libri, 229 articoli e 36 allegati: compongono il nuovo codice degli appalti. Il decreto legislativo che attua la delega al governo è stato approvato.

Deregolamentazione, velocizzazione delle procedure sono gli obiettivi della riforma, tra l’altro richiesta dal Pnrr. Dal primo gennaio 2024 - prosegue il Corriere - è prevista la digitalizzazione degli appalti, con la creazione di una banca dati e di un sistema interconnesso tra tutti i soggetti e le stazioni appaltanti che gestiscono lavori pubblici. Per le opere fino alla soglia comunitaria di 5,3 milioni di euro le procedure di gara sono previste come residuali rispetto a quelle negoziali (invito a 10 offerte per i lavori fino ad 1 milione di euro e di 20 offerte fino a 2,3 milioni di euro). Contro la deregulation il primo aprile scendono in piazza Fillea-Cgil e Feneal-Uil.