Economia
Confindustria, Bonomi:"Crisi irreversibile.Perderemo 1 mln di posti di lavoro"
Il presidente degli industriali lancia l'allarme: "Sono giorni decisivi, bisogna intervenire subito. Dal governo mi aspettavo un agosto diverso, è tutto fermo"
Confindustria, Bonomi:"Crisi irreversibile.Perderemo 1 mln di posti di lavoro"
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Ma a preoccupare è anche la crisi economica derivata dalla pandemia. Dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi arriva un deciso ultimatum al Governo: "Rischiamo una crisi irreversibile e 1 milione di posti di lavoro temo che andranno persi. Bisogna intervenire subito. C'è qualche segnale di risveglio - spiega Bonomi alla Stampa - ma se guardiamo al tendenziale siamo a un meno 10 per cento sull’anno scorso. E in ogni caso quel lieve segnale positivo di cui stiamo parlando è concentrato solo sulla manifattura. Un milione di posti di lavoro bruciati resta un numero purtroppo molto credibile. E ora vedo che anche Banca d’Italia e Istat si stanno avvicinando alla nostra previsione. Il governo non ha una visione sul “dopo”, la riorganizzazione delle filiere del valore non c’è stata, il mercato è pietrificato. Il rischio di un’emorragia è serio. È proprio la fiducia che manca, e la prova è nel boom dei depositi bancari: la gente non si fida, per questo non muove i soldi dal conto corrente. Se vuoi lanciare un’operazione fiducia lo devi fare con chiarezza e trasparenza. Qui mancano sia l’una sia l’altra".
"Mi aspettavo - prosegue Bonomi alla Stampa - un agosto completamente diverso. Primo, il governo ha varato le misure anti-crisi ma mancano oltre 400 decreti attuativi: tutto fermo. Secondo, ci avevano detto che ad agosto avrebbero lavorato alla stesura del piano di riforme da presentare alla Ue per ottenere i contributi del Recovery Fund: tutto fermo. Terzo, si profila di nuovo un’emergenza sanitaria e anche su quel fronte ci avevano detto che avrebbero presentato progetti per attivare i prestiti del Mes: tutto fermo. Quarto: il 14 settembre dovrebbero ricominciare le scuole, ma ancora non si è capito se e come riapriranno: tutto fermo. Da settimane siamo inchiodati a discutere sui banchi a rotelle, non riusciamo neanche a sapere quali sono le 11 imprese che li starebbero fabbricando, siamo al paradosso che c’è una sorta di segreto di stato su una gara pubblica".