Economia

Confindustria, Della Valle a Capri. Pronto il movimento "Noi Italiani". I nomi

di Andrea Deugeni
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Capri, sarà una "Vicenza due"? C'è chi è pronto a scommettere di sì. Anche perchè Diego Della Valle non è certo persona da lasciare niente al caso e il palco del tradizionale convegno dei Giovani di Confindustria, in previsione dell'imminente varo della propria associazione-movimento "Noi italiani" (già trovata la sede a Milano), potrebbe essere l'occasione per lanciare il proprio affondo anti-governativo. Obiettivo che questa volta ha il volto di Matteo Renzi. Nel marzo del 2006, invece, dalla platea sempre "confindustriale" di Vicenza, l'attacco anti-governativo di Mr Tod's puntava al contrario a mettere al tappeto l'allora premier Silvio Berlusconi, a cui ora, racconta ad Affaritaliani.it chi segue da vicino le vicende di casa Della Valle, l'imprenditore marchigiano si è riavvicinato in una logica anti-renziana, con tanto di gentlemen agreement.

C'è attenzione e attesa così nel mondo politico del Centrodestra e imprenditoriale per la due giorni di lavori dei babies di Viale dell'Astronomia (inizia oggi e termina sabato a pranzo) per la partecipazione del re delle calzature che, fra trasmissioni televisive e pagine di giornali, da un anno a questa parte non ha per niente nascosto il suo odio viscerale per l'ex amico Matteo Renzi. Politico di cui mal tollera la svolta, non ritenuta democratica, sulle riforme e il pugno di ferro con cui gestisce il Pd con piglio da dominus del Partito della Nazione. In attesa di una conferenza stampa annunciata in primavera e che Mr Tod's avrebbe dovuto tenere ad inizio estate, l'appuntamento dei Giovani presieduti da Marco Gay potrebbe rappresentare per Della Valle l'opportunità di arringare quegli imprenditori che dopo il Jobs Act, la riduzione dell'Irap e l'anticipo al 2016 del taglio di parte dell'Ires (così è stato promesso da Renzi nella legge di Stabilità 2016 che sarà varata oggi dal Cdm), gli osservatori definiscono ormai, quasi per definizione, filo-renziani. Atteggiamento certificato anche dalle doppie standing ovation che il segretario del Pd ha incassato prima a Cernobbio a inizio settembre e nei giorni scorsi a Treviso, durante l'assemblea di Unindustria.

Della Valle, dicono i bene informati, potrebbe anche alzare il velo sui nomi dei big del mondo dell'industria che dovrebbero prendere parte alla sua avventura di "Noi italiani". Progetto, che aveva spiegato il presidente della Tod's ad Affaritaliani.it, potrebbe prendere la forma anche di una fondazione "per sostenere tutte le persone che hanno bisogno, dando una mano sulla salute, la sicurezza, il lavoro e l'istruzione. Un'operazione - aveva aggiunto - solidale nel concetto classico della parola" che prende spunto dalle positive esperienze di welfare aziendale avanzato. Una ricetta di assistenza a 360° che l'imprenditore ha già rodato proprio all'interno del colosso tricolore del lusso e punta ad applicare a livello nazionale in perfetto stile antipolitico.

I "compagni di solidarietà" di Della Valle - che non intende creare un partito vero e proprio per contrapporsi al Pd, ma che nei fatti cerca di scavalcarlo a sinistra, mettendone in evidenza la scarsa efficienza in quanto a immediatezza degli interventi sui bisogni del ceto medio-basso del Paese - sono in primis gli industriali da sempre a lui vicini. A cominciare da Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete e Claudio Malagò. A cui si dovrebbereo aggiungere, secondo le indiscrezioni, tutti gli imprenditori rimasti orfani di quel Silvio Berlusconi che adesso punta a rinnovare la classe dirigente di Forza Italia. Qualche nome? Tre su tutti: la pasdaran Daniela Santanché e l'ex Santo Versace. Donne e uomini "del fare", insomma, esponenti di un movimento centrista che guarda a destra, in contrapposizione ad uno di sinistra che al contrario guarda al centro. E cioè quello renziano.

La partita è appena iniziata. E a Capri, c'è chi non eslude un intervento pirotecnico. Proprio come accade a Vicenza quando dalla platea rispose per le rime all'ex Cavaliere.