Consumatore veloce e infedele: ecco come cambiano le abitudini con la crisi
Consumatori: Censis: oggi sono scaltri, infedeli e iperinformati
Consumatore veloce e infedele: ecco come cambiano le abitudini con la crisi
Infedele e informato. E' questo l'identikit del nuovo consumatore che emerge dalla ricerca del Censis "Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata". E' arrivata la ripresa economica, e' tornata a crescere la spesa ma il consumatore non e' piu' lo stesso dopo la crisi. Nel primo trimestre 2017 i consumi delle famiglie hanno registrato l'incremento sul trimestre precedente (+1,3%) piu' alto dal 1999 e l'incremento annuo (+2,6%) piu' alto dal 2011. Oggi e' infedele al punto vendita, iperinformato, scaltro combinatore di canali d'acquisto diversificati, attento non solo al prezzo, amante di consumi salutisti, etici, di pregio. L'unica cosa rimasta uguale: la distribuzione moderna organizzata (supermercati, ipermercati, centri commerciali, grandi magazzini e grandi superfici specializzate) resta il luogo d'elezione dove fare la spesa, dall'alimentare all'abbigliamento, dall'arredamento al bricolage e il giardinaggio, la profumeria e la cosmetica.
CONSUMATORI ITALIANI QUANDO COMPRANO NON SONO PIU' FEDELI
Il 60,3% degli italiani che si rivolgono alla distribuzione moderna organizzata per fare la spesa alimentare e' infedele sia al punto vendita, sia all'insegna della catena: acquista dove piu' conviene. La quota di infedeli sale al 74,7% nell'abbigliamento, calzature, accessori, al 72,2% nell'arredamento, al 70% nell'elettronica e telefonia, e resta comunque alta nel bricolage e giardinaggio (64,2%), nella cosmesi, profumeria, igiene personale (63,2%), nelle attrezzature sportive (59,9%) e nei prodotti per la casa (58,6%).
CONSUMATORE POST-CRISI E' IPERINFORMATO
Ma il consumatore post-crisi e' anche iperinformato. Sono 31,7 milioni gli italiani maggiorenni che nell'ultimo anno hanno letto i giudizi sui prodotti nei social network e nei blog per decidere se e cosa acquistare (10,7 milioni lo fanno regolarmente). Il consumatore diventa esso stesso produttore di informazioni, con 20,4 milioni di italiani (6,2 milioni regolarmente) che hanno pubblicato post su siti web o social network con commenti personali o con il racconto di proprie esperienze relative a prodotti, spese, luoghi della grande distribuzione. Il nuovo consumatore e' un abile utilizzatore sia dei canali informativi tradizionali, sia di quelli digitali, con 46,8 milioni di italiani (29,7 milioni regolarmente) che nell'ultimo anno sono venuti a conoscenza di promozioni e offerte dai volantini cartacei e 26,7 milioni (10,7 milioni regolarmente) da app scaricate sugli smartphone.
CONSUMATORI SCALTRI COMBINATORI DI CANALI D'ACQUISTO FISICI E DIGITALI
Sono 30,5 milioni gli italiani (8,8 milioni regolarmente) che nell'ultimo anno hanno visto o verificato un prodotto nei negozi fisici e poi lo hanno acquistato sul web. Sono 19,6 milioni (5,4 milioni regolarmente) quelli che hanno ordinato prodotti tramite il web e poi li hanno ritirati presso il punto vendita. Sono 14,4 milioni (5,7 milioni regolarmente) quelli che si sono fatti consegnare la spesa a casa dopo averla ordinata per telefono o sul web. E poi 46,6 milioni di italiani (24,5 milioni regolarmente) hanno fatto lo shopping classico, guardando le vetrine e recandosi nei negozi. Sono indicatori di una sapiente combinazione di fisico e virtuale che fa saltare le mura dei punti vendita e potenzia le facolta' individuali di valutazione e scelta.
CONSUMATORI E IL SUPERMERCATO DEL FUTURO, DALLO YOGURT AL CARBURANTE
Il punto vendita del futuro gli italiani lo immaginano come un luogo dove possano trovare dai farmaci, ai carburanti, alle polizze assicurative (43,8%). Grandi magazzini con coupon personalizzati da scontare subito alla cassa (42,3%), personale preparato e disponibile che aiuti a capire e scegliere velocemente (33,3%), modalita' piu' rapide e semplici di pagamento (29,2%), orari di apertura piu' flessibili e prolungati (sera tardi, domeniche, festivi: 25,9%), offerte personalizzate recapitate in tempo reale sullo smartphone (21,4%), disponibilita' di servizi utili (posta, banca, lavanderia: 21,1%), il wi-fi (17,8%). Poter scegliere in modo sempre piu' informato per consumi personalizzati: e' questo il futuro del consumo a cui deve rispondere il supermercato 4.0.