Economia

Coronavirus, blitz della Bce sui titoli italiani. Lo spread cala di 40 punti

Si muove la BoJ. Il Fmi: pronti a mobilitare 1.000 miliardi

Detto, fatto. Nonostante la gaffe di Christine Lagarde a cui è seguita la rete di protezione (nell'ordine)  di Philippe Lane, di Ignazio Visco e di Fabio Panetta, iniziano i blitz sul mercato secondario delle obbligazioni sovrane in favore dei Btp in funzione di contenimento dello spread. Differenziale da tener lontano dalla soglia psicologica dei 300 punti base, definita da qualcuno come la quota di allarme pre-escalation in stile 2011. Dopo aver oltrepassato venerdì i 270 punti base e sfiorato oggi i 290 punti, il differenziale fra i decennali italiani e i pari durata tedeschi si è ristretto sotto i 250 punti e il rendimento del titolo italiano si è confermato a un livello inferiore al 2% (prima sopra il 2,2%) a metà seduta.

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Secondo gli operatori il dietrofront di rendimenti e differenziale è stato favorito probabilmente dall'intervento sul mercato della Bce che qualche trader definisce "molto attiva" negli acquisti di titoli italiani. "Dopo forti vendite sono aumentati gli acquisti - spiega un gestore - E' possibile che gli acquisti siano da parte della Bce". Il rendimento a 10 anni è cosi' sceso all'1,96% e lo spread si è riportato 247 punti base. 
"I segnali di primi acquisti importanti da parte di Bce si sono visti venerdì mattina in scia agli interventi del governatore di Banca d’Italia Vincenzo Visco e di Philip Lane (capo economista della Bce) all'indomani della conferenza stampa della Lagarde”, osserva un trader obbligazionario.

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“In questo contesto globale - ha aggiunto - il titolo italiano sta comunque tenendo rispetto alle aspettative: il primo motivo è che con oggi i mercati prendono coscienza che l'impatto del coronavirus non è un problema solo italiano, ma che riguarda gli altri Paesi europei a cominciare da Francia e Spagna (il rendimento degli Oat a 10 anni ha raggiunto lo 0,10% da -0,01%, quello dei Bonos è balzato a 0,84% da 0,65%, ndr). In secondo luogo, per via delle rassicurazioni arrivate da Francoforte con la Bce che è pronta a intervenire e a deviare dal capital key".



Ieri sera a sorpresa la Federal Reserve ha deciso di azzerare i tassi di interesse con un robusto piano di acquisti dei titoli di Stato per 700 miliardi di dollari. Intervento a cui stamattina è seguito quello della Banca del Giappone che, senza tagliare i tassi di interesse di riferimento, ha deciso di pompare denaro nel mercato azionario di Tokyo e nell'economia.



La BoJ, nel corso di una riunione straordinaria anticipata rispetto al calendario prevista che l'aveva programmata a giovedì, ha annunciato di essere pronta a raddoppiare gli acquisti di fondi Etf negoziati mercato azionario, che è sceso di oltre il 25% dal suo picco recente. Finora aveva programmato acquisti annuali di 6 mila miliardi di yen ed ora valuta di raddoppiarli a 12 mila miliardi all'anno. La banca ha alzato il target delle disponibilità in obbligazioni societarie a 4,2 trilioni di yen da 3,2 trilioni di yen e ha confermato la guidance annua di 80 trilioni di yen in acquisti di titoli di stato giapponesi.

"La banca monitorerà attentamente l'impatto di Covid-19 e non esiterà ad adottare ulteriori misure di allentamento, se necessario", ha affermato la BoJ in una nota.  Alle tre principali banche centrali del mondo, questa mattina si è unito il Fondo monetario internazionale che si è detto pronto a mobilitare 1.000 miliardi di dollari per aiutare i Paesi membri.

"Come prima linea di difesa, il Fondo puo' varare i suoi strumenti di emergenza flessibili e ad erogazione rapida per aiutare i Paesi con esigenze finanziare urgenti', ha spiegato il direttore generale del Fondo, Kristalina Georgieva. “Il Fondo ha già 40 accordi in corso con impegni totali per circa 200 miliardi di dollari. In molti casi, questi accordi prevedono la creazione di veicoli per l'erogazione rapida dei finanziamenti in tempi di crisi. Abbiamo ricevuto interesse da altri 20 Paesi circa”, ha aggiunto Georgieva.