Economia
Coronavirus, LG Electronics: "Cogliere le mutate esigenze dei clienti"
L'intervista di Affaritaliani.it a Sergio Buttignoni, Corporate Marketing Director di LG Electronics Italia
L'intervista di Affaritaliani.it a Sergio Buttignoni di LG Electronics Italia
L'impatto della pandemia di Coronavirus ha investito anche le aziende del comparto elettronico. Con un'infrastruttura informatica per lo smart working allestita in tempi record e una task force interna deputata alla sicurezza, la divisione italiana di LG Electronics si è attivata mettendo in campo misure tempestive ed efficaci, per affrontare l'emergenza tutelando le proprie persone, mantenendo la continuità del business e accogliendo le mutate esigenze dei consumatori.
Senza dimenticare l'appello di solidarietà lanciato dalle Istituzioni, a cui LG ha risposto donando 200 smartphone dotati di SIM e 40 forni a microonde a diverse strutture ospedaliere sul territorio italiano. Una mano sul presente e uno sguardo rivolto al futuro e agli scenari che si delineeranno una volta superata l'emergenza, che muteranno, almeno in parte, le abitudini d'acquisto dei consumatori.
Affaritaliani.it ne ha parlato con Sergio Buttignoni, Corporate Marketing Director di LG Electronics Italia.
A fronte dell’emergenza Coronavirus, come si è organizzata l’azienda per garantire operatività
e continuità del servizio offerto?
Siamo riusciti a reagire con tempestività alla nuova situazione: abbiamo messo in piedi in tempi record un’infrastruttura informatica che ci consente di lavorare da remoto garantendo continuità lavorativa a tutti i comparti non solo tramite sistemi di teleconferenza ma anche tramite attivazione di VPN, accesso ai sistemi e alla intranet interna. Anche in termini di logistica e stoccaggio, abbiamo agito prontamente adeguando le operazioni di magazzino a quanto disposto dalle Autorità competenti in materia di misure cautelative per evitare la diffusione di Covid-19.
Quali misure cautelari sono state adottate per scongiurare il rischio di diffusione interna del virus?
Ci siamo dati da subito un priorità: la salute e la sicurezza delle persone. Come prima cosa, abbiamo cancellato la partecipazione a tutti gli eventi in programma sul territorio nazionale e la partecipazione a eventi internazionali (Mobile World Congress, ISE, Euroshop), operando questa scelta anche in momenti in cui eravamo decisamente in controtendenza. Abbiamo, ben prima delle varie ordinanze, sospeso tutti i business trip e i business meeting fisici su territorio nazionale e internazionale prediligendo strumenti di video conferenza. Infine, abbiamo adottato già dal 25 febbraio la modalità di lavoro Agile che permette maggiore sicurezza e maggiore vicinanza alle famiglie, mettendo a disposizione dei dipendenti tutti gli strumenti informatici idonei a poter portare avanti il proprio lavoro anche da remoto.
Avevate già istituito lo smart working in precedenza? State rilevando una maggior produttività dei
dipendenti che hanno adottato tale pratica?
La modalità di lavoro da remoto era limitata a contesti specifici, come le trasferte, mentre la situazione contingente ci ha forzato a estenderla in maniera massiva: indubbiamente questo ha richiesto un grande sforzo da parte dell’azienda tuttavia abbiamo fiducia che questo sforzo rimarrà un’eredità importante che ci consentirà di restare dinamici e flessibili anche post-emergenza.
Avete istituito una persona di riferimento che coordini le questioni relative alla sicurezza?
Abbiamo creato una task force interna con responsabili di ogni Dipartimento coordinati dalle Risorse Umane e dal nostro Presidente unitamente al RSPP ed al Rappresentante dei Lavoratori. In questo modo siamo stati in grado di prendere decisioni importanti con impatto su tutta l’azienda in maniera collegiale.
Quanto sta impattando, il virus, sul business dell’azienda?
Il lockdown sta avendo un impatto su tutto il comparto. Se infatti è vero che il Decreto non impedisce ai negozi fisici di elettronica di consumo di stare aperti, molti hanno deciso si restare chiusi o di aprire solo alcuni punti vendita per proteggere i propri dipendenti. Inoltre, se anche fossero aperti tutti i punti vendita, mancherebbe l’elemento più importante: il consumatore. Tuttavia, di concerto con i retailer nostri partner, stiamo sviluppando e mettendo in pratica piani di attività specifici per gli store online che rappresentano un canale molto rilevante particolarmente in questo frangente.
Ci parla dei webinar che avete organizzato per garantire ai vostri partner momenti di formazione
anche in situazioni come quella attuale? Ne avete pianificati altri per le prossime settimane?
Abbiamo organizzato diverse attività formative a distanza destinate a diversi partner. A marzo per esempio, abbiamo realizzato dei webinar sui prodotti del settore signage e hospitality dedicati ai nostri system integrator, un’iniziativa che rientra nelle attività della LG Academy, un centro di formazione professionale dedicato a progettisti, installatori, system integrator e centri di assistenza, che in questo momento in cui non è possibile la formazione in aula ha optato per la formazione a distanza. Stiamo poi organizzando per le prossime settimane dei momenti di formazione a distanza della nostra rete di promoter, distribuita capillarmente su tutto il territorio italiano, così da garantire preparazione e aggiornamento anche in mancanza delle tradizionali sessioni di training frontale.
Quali sono le strategie che l'azienda intende adottare per affrontare le conseguenze del virus a lungo
termine?
Dobbiamo essere in grado di cogliere le mutate esigenze del consumatore sopratutto in termini di servizio: dobbiamo approcciarlo diversamente non solo in fase di scelta del prodotto ma anche, e sopratutto, in fase di acquisto e post vendita offrendogli servizi in linea con le mutate aspettative di questo momento. Da questo punto di vista, “online” e “servizio” rappresentano certamente le parole chiave per affrontare con successo questo momento e siamo certi che, lavorando fianco a fianco con i retailer nostri partner, possiamo riuscirci.