Economia

Crisi, 2,2mln di "poveri energetici". L'Authority: "Prezzi? Decisivo il clima"

Il presidente di Arera Besseghini: "Le temperature miti di questi giorni ci stiamo aiutando. Ma sui prezzi non abbiamo la sfera di cristallo"

Crisi, Arera: "Per gennaio dobbiamo sperare in temperature miti"

Il caro-energia è tornato ad essere un problema per gli italiani. Nonostante il calo del prezzo del gas, le bollette aumentano e a dicembre si registra un preoccupante +23,3%. Questa nuova impennata dei costi sta provocando gravi conseguenze, soprattutto sui meno abbienti. Vivono da soli (ed in maggioranza sono donne) per lo più isolati, sono - si legge sulla Stampa - in larga parte anziani e scontano una scarsa interazione sociale e soprattutto poca informazione verso le opportunità dei bonus ed una limitata conoscenza del dibattito sui temi energetici. Sono i «poveri energetici»: 2,2 milioni in tutto stando ai dati del 2021, ovvero l’8,5% della popolazione. "I poveri energetici - spiega Serena Rugiero, responsabile dell’Area energia e sviluppo della Fondazione Di Vittorio - sono coloro che si trovano in condizione di difficoltà, con effetti sul mantenimento di uno standard di vita dignitoso, sulla salute delle persone e il loro benessere". Sul tema è intervenuto anche il presidente di Arera, l'Autorità dell'Energia.

"Il prezzo - spiega Stefano Besseghini al Corriere della Sera - è sceso solo a partire dal 17-18 dicembre, mentre nella prima metà del mese il valore si è tenuto strutturalmente alto attorno ai 135-140 euro a megawattora. È presumibile che se i prezzi si dovessero mantenere sui livelli attuali (ieri 76,3 euro sul Ttf olandese, ndr.) il mese di gennaio farà registrare una diminuzione delle tariffe. Le temperature miti di queste settimane ci stanno aiutando molto di più di quello che ci costringe questa nuova geopolitica. Nelle prime due settimane di dicembre le temperature erano più rigide e il prezzo del metano era alto perché gli operatori di mercato non potevano escludere che restasse tale".