Economia
Stellantis, Urso preme sull'acceleratore un nuovo Piano Italia: "Pomigliano e Melf? Hub competitivi senza le folli regole del Green Deal"
Martedì 10 dicembre il ministro Urso ha convocato una riunione su Trasnova, società dell'indotto colpita da 97 esuberi
Crisi dell'automotive: Stellantis e il futuro dell'industria italiana al tavolo del 17 dicembre
"Abbiamo chiesto a Stellantis che ci presenti un nuovo Piano Italia in cui sia evidente l'ammontare degli investimenti previsti in ogni stabilimento, con un preciso cronoprogramma anche per quanto riguarda modelli e livelli produttivi, con contratti di sviluppo che garantiscano l'occupazione e piena collaborazione con le aziende della componentistica per valorizzare il made in Italy e sostenerle nella riconversione produttiva. Credo che Pomigliano e Melfi possano essere hub competitivi, ove l'Europa decida finalmente di rivedere le folli regole del Green Deal". E' quanto dichiara il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un'intervista a 'Il Mattino'. "Occorre rimuovere la visione ideologica del 'tutto elettrico' per utilizzare ogni tecnologia utile allo scopo, per esempio il biocombustibile, come sollecita il Report sulla competitività Ue di Mario Draghi" aggiunge Urso spiegando ancora che "serve una politica energetica e industriale europea che valorizzi produzione e lavoro e renda sostenibile la transizione ecologica".
"Siamo al collasso dell'auto europea - spiega - lo avevamo previsto e denunciato" e ora "in molti ci danno ragione: 15 Paesi europei hanno sostenuto la nostra proposta, così come le principali associazioni industriali europee". Sulla richiesta al governo della leader del Pd, Elly Schlein, di sostenere la loro proposta di un piano di automotive europeo, Urso afferma: "E' una delle richieste contenute nel nostro 'non paper' illustrato al Consiglio competitività già in settembre, ma non è sufficiente.
Come riporta invece l'Agi, Daniela Poggio, responsabile della comunicazione di Stellantis in Italia, ha definito una "tempesta perfetta". Secondo lei sarebbero tre i fattori principali che hanno colpito duramente il settore: le stringenti regolamentazioni europee, la concorrenza cinese e un calo della domanda che dura dal 2019. Indubbiamente a rimetterci sono soprattutto i lavoratori. Stellantis ha annunciato che dal 31 dicembre interromperà i contratti con Trasnova, portando a 97 esuberi. A questi si aggiungono 150 licenziamenti in aziende subappaltatrici, come Teknoservice e Logitech, per un totale di 250 posti di lavoro a rischio.
LEGGI ANCHE: Crisi Stellantis, continua l'epidemia di licenziamenti: mandati a casa altri 101 dipendenti
Il 17 dicembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) si terrà un tavolo di confronto con Stellantis. Ma in attesa del tavolo, martedì 10 il ministro Urso ha convocato una riunione su Trasnova.