Economia
De Cecco, si litiga in famiglia. Dimissioni dal Cda dei vicepresidenti
Che succede in casa De Cecco? Prima l’azienda sfora i covenant di un prestito obbligazionario, poi si dimettono due membri su tre del consiglio di amministrazione. Lo racconta Italia Oggi, secondo cui hanno appena rassegnato le dimissioni dal board della capogruppo Fratelli De Cecco (non dalle controllate) i vice presidenti Giuseppe Aristide e Saturnino De Cecco.
In sella è rimasto il presidente Filippo Antonio De Cecco, ora al lavoro per superare la frammentazione in seno alla proprietà. Si tratta dei tre principali azionisti del pastificio abruzzese su oltre 20 della famiglia, pastificio che fattura circa mezzo miliardo di euro.
Le uscite dal Cda insediato da meno di un anno dopo l’improvvisa estromissione dal vertice dell’amministratore delegato Francesco Fattori, ex Findus rimasto in carica meno di un anno, racconta il quotidiano del gruppo Class, sarebbero state rassegnate per dissensi nella gestione operativa.
Nelle ultime settimane, inoltre, Filippo Antonio ha rilevato dal fratello Giuseppe Adolfo (che non era in cda) un pacchetto di azioni di circa l’8,6% portandosi vicino al 23,6%, la quota singola maggiore. Il ramo familiare di Saturnino è al 23,4% e Giuseppe Aristide al 12%. In maggio la famiglia De Cecco ha poi deciso di staccare un assegno da 10 milioni per gli azionisti, sforando però i covenant bancari.