Economia

Sblocca cantieri, Di Maio: "Condoni? Non passeranno. Mose, opera al 94%"

Il vicepremier poi smentisce che lo Sblocca-cantieri contempli solo nove opere

"La paternita' dello Sblocca cantieri e' del ministero delle Infrastrutture e del Mise, ecco perche' vi abbiamo lavorato noi. Di fronte alle buone proposte, pronti ad accoglierle, ma condoni no, Non li faremo passare". Lo afferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, leder del M5S, in un'intervista al Corriere della Sera in cui da' rassicurazioni all'alleato di governo Matteo Salvini sulla flat tax: "E' nel contratto e bisogna lavorare per portarla a casa. Con le nostre proposte possiamo farcela e lavoreremo insieme alla Lega per trovare una soluzione".

L'esecutivo, assicura, "va avanti altri 4 anni". Quanto ai voti su Salvini e Toninelli, "siamo leali e lo sarà la Lega, ne sono certo". "Quel che ho detto, e ribadisco, è che non bisogna lasciarsi andare in promesse alla Berlusconi. Abbiamo fatto il reddito di cittadinanza, quota 100 e abbasseremo le tasse, noi come M5S abbiamo un progetto per l'abbassamento delle aliquote e il coefficiente familiare", dichiara Di Maio.

"Bisogna aiutare le famiglie con ogni strumento possibile. Questo conta. Non e' un nome di una misura che fa la differenza, sono i contenuti e i fini. L'importante e' abbassare le tasse e subito". Di Maio smentisce che lo Sblocca-cantieri contempli solo nove opere: "C'e' tutta la revisione urgente del codice dei contratti pubblici. Questo permettera' di allargare il perimetro degli sblocchi", spiega.

"E poi non si fa mica tutto per decreto, l'incontro con i presidenti di Regione e' servito ad individuare insieme altre aree di intervento". Lo sblocco riguardera' anche il Mose a cui il M5S era contrario: "Siamo realisti. Siamo al 94% dell'opera, quindi bisogna ultimarlo". In merito alla Via della Seta, "la Lega non l'ho capita: il memorandum serve a spingere il nostro Made in Italy in mercati dove ancora non arriviamo, perche' mettersi di traverso? Sono felice che poi abbia compreso l'importanza della questione".

Sulle tlc, "condividiamo le preoccupazioni americane (in merito all'uso delle apparecchiature della cinese Huawei, ndr), e proteggeremo ogni infrastruttura strategica, ma questo con la Via della Seta non c'entra nulla". Nell'intervista Di Maio condanna gli scontri di Parigi durante la manifestazione dei gilet gialli e ribadisce la proposta Di un salario minimo anche in Europa: "La retribuzione dignitosa di un lavoratore e' un diritto. La misura non pesera' affatto sulle famiglie, questa e' una bugia".