Economia
Disoccupazione mai così bassa, finalmente buone notizie per gli italiani. Ma per i giovani la storia è diversa
Su base mensile, l’occupazione diminuisce dello 0,1% (-13mila unità), penalizzando in particolare gli uomini. I dati Istat
Disoccupazione mai così bassa, finalmente buone notizie per gli italiani
A novembre 2024, rispetto al mese precedente, si registra un calo sia degli occupati sia dei disoccupati, a fronte di un aumento del numero degli inattivi. Gli occupati diminuiscono di 13mila unità, fermandosi a 24 milioni e 65mila, con un tasso di occupazione stabile al 62,4%. Il tasso di disoccupazione scende al 5,7% (il livello più basso dall’inizio delle serie storiche, avviate nel 2004), mentre il tasso di inattività sale al 33,7%.
Occupazione in calo su base mensile, ma in crescita su base annua
Su base mensile, l’occupazione diminuisce dello 0,1% (-13mila unità), penalizzando in particolare gli uomini, i lavoratori dipendenti a termine e la fascia di età 15-34 anni. Al contrario, cresce tra le donne, i dipendenti permanenti e gli individui con almeno 35 anni, restando pressoché invariata tra gli autonomi (5 milioni e 149mila). Nel dettaglio, i dipendenti a termine calano a 2 milioni e 652mila, mentre i dipendenti permanenti aumentano a 16 milioni e 264mila.
Rispetto a novembre 2023, invece, si rileva una crescita di 328mila occupati, trainata dall’aumento dei dipendenti permanenti (+500mila) e degli autonomi (+108mila), mentre i dipendenti a termine risultano in diminuzione (-280mila).
Disoccupazione mai così bassa: 5,7% a novembre
Il tasso di disoccupazione, su base mensile, scende al 5,7% (-0,1 punti percentuali), confermando il valore più basso mai registrato. Tuttavia, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) sale al 19,2% (+1,4 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro si riduce del 1,6% (-24mila unità), principalmente tra le donne e i 25-49enni, mentre aumenta leggermente tra gli uomini e nelle fasce di età restanti.
Aumentano gli inattivi
Gli inattivi crescono dello 0,2% (+23mila unità), soprattutto tra gli uomini e gli under 35, mentre diminuiscono nelle altre classi di età e rimangono sostanzialmente stabili tra le donne. Il tasso di inattività raggiunge il 33,7% (+0,1 punti).
Disoccupazione stabile nell’Eurozona
Secondo le stime di Eurostat, a novembre il tasso di disoccupazione destagionalizzato nell’area dell’euro è rimasto stabile al 6,3% (era al 6,5% a novembre 2023), così come nell’intera Unione Europea (5,9%, rispetto al 6,1% di novembre 2023).
Per l’Italia, il dato si posiziona al 5,7% (in calo rispetto al 5,8% di ottobre), un valore inferiore alla media sia dell’eurozona sia dell’Ue. Tra i Paesi europei, i tassi più elevati si registrano in Spagna (11,2%), Grecia (9,6%) e Finlandia (8,7%), mentre i livelli più bassi si trovano in Repubblica Ceca (2,8%), Malta e Polonia (3%) e Germania (3,4%).