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Economia
Dl Fisco, accordo Lega-M5S. Via condono tombale e lo scudo

Il decreto fiscale nella stesura definitiva "non contiene alcuna causa di non punibilità. Mi ero riservato una lettura del dl fiscale per verificare i dubbi di natura tecnica e politica. Abbiamo approvato il dl fiscale nella sua stesura definitiva. Ribadendone le coordinate originarie". E' quanto ha garantito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri.

Al termine di due giornate molto tese, un vertice a tre tra Di Maio, Salvini e Conte e un Consiglio dei ministro convocato ad hoc per discutere di decreto fiscale e caso condono (riunione durata oltre due ore), Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato quindi l'accordo sulle modifiche al provvedimento. Dal testo saranno cancellati il condono penale e lo scudo fiscale per il rientro dei capitali all'estero. Nel testo ha trovato spazio invece, come ha spiegato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, lo stralcio delle cartelle di Equitalia sotto i mille euro.

La riunione è servita anche per discutere il da farsi dopo la lettera della Commissione europea che ha fortemente criticato il documento programmatico di Bilancio. Per quanto riguarda il rapporto deficit/pil, "rispetto al trend abbiamo già una revisione con una situazione di 1,2 dallo 0,8% a cui, se aggiungiamo le clausole di salvaguardia, arriviamo intorno al 2. Come vedete arriviamo al 2,4%. La situazione oggettiva che ereditiamo è questa, altrimenti sembra che siamo balzati a 2,4% con una manovra avventata. La verità è che puntiamo sugli investimenti che sono supportati da riforme strutturali che consentiranno di raggiungere l'obiettivo di crescita", a cui si aggiungono "misure per la stabilità sociale e la giustizia sociale", ha spiegato Conte sul tema cnti pubblici. E ha aggiunto: "Siamo in Europa, siamo molto comodi in Europa, delle volte c'è una polemica, una dialettica, vogliamo esercitare le prerogative per l'indirizzo di politica economica, ma riconosciamo l'Ue come interlocutori, ci siederemo per un dialogo leale e un confronto sereno", ha aggiunto

In conferenza stampa, Salvini e Di Maio hanno voluto rassicurare quanti temono la presunta volotà del governo di uscire dall'euro, dopo le ultime schermache con Parigi sui migranti che hanno spinto il ministro dell'Interno a far pattugliare il confine francese a Claviere.

"Non c'è e non ci sarà nessun proposito di uscire dall'Unione europea o dal sistema della moneta unica. Stiamo bene in un continente, tranne ai confini della Francia", hanno detto i due vicepremier. "Ma là mando le pattiuglie della Polizia e il problema è risolto", ha aggiunto il leader della Lega. "Finche resterò capo politico del M5S e finché ci sarà questo governo non c'è nessuna volontà di lasciare Ue o la zona euro, c'è la volontà di sedersi con le istituzioni Ue", ha confermato poi il capo dei grillini. 

Salvini, Di Maio e Conte hanno anche escluso anche che ci sia un'ipotesi di introdurre una patrimoniale per sanare i conti pubblici. E, anche in questo caso all'unisono con Di Maio, il ministro dell'Interno ha annunciato che "nessuno di noi aveva intenzione di scudare, regalare.

Ma non tutto il male vien per nuocere perchè si recupererà tutto chiò che c'era in contratti di governo e che per vari problemi no era entrato" nel dl fiscale. Ci sarà il saldo e lo stralcio delle cartelle di Equitalia che era quello su cui ci eravamo impegnati non solo eliminando sanzioni e interessi ma anche intervenendo sul capitale. Si chiuderà il contenzioso scontando l'ammontare complessivo".

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