Manovra: ok a norma salva-direttori musei. 2017 compensazione crediti-cartelle
Lo prevede un emendamento presentato dal Governo e approvato in commissione Bilancio alla Camera
C'e' il sì alla norma che salva i direttori stranieri dei musei, dopo la sentenza del Tar che ha annullato cinque nomine. L'emendamento del relatore alla manovra correttiva, appena approvato in commissione Bilancio alla Camera, prevede che "nella procedura di selezione pubblica internazionale" non si applichino i limiti previsti per il lavoro alle dipendenze della PA, che impediscono ai cittadini Ue di accedere a posti che implichino "esercizio diretto o indiretto dei poteri ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale".
Archiviato lo strappo nella maggioranza sui voucher, il dl è tornato all'esame della Commissione Bilancio alla Camera prima di tornare in aula domani (dopo le 16) quando è atteso il primo via libera al maxi decreto. Un emendamento presentato dal governo e approvato prevede l'estensione della possibilità di compensazione delle cartelle esattoriali in favore di imprese e professionisti titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili nei confronti della pubblica amministrazione. Sarà poi un decreto del ministro dell'Economia, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, a stabilire le modalità di attuazione.
Intanto, è attesa la risposta della Commissione sui due emendamenti presentati dal Pd sulla facilitazione della cartolarizzazione dei crediti deteriorati delle banche e l'esclusione della previdenza complementare dal bail-in. I due emendamenti, scrive il Sole 24 Ore, sono allo studio certamente da prima che si acuisse la crisi delle banche venete, fatto sta che ora una loro possibile approvazione potrebbe rappresentare un utile salvagente, soprattutto per il correttivo che punta a facilitare lo scambio dello stock degli Npl. Un meccanismo complesso, studiato anche con i tecnici del Tesoro, che ha il fine di aprire alla cessione dei crediti deteriorati in pancia alle banche. In particolare le società di cartolarizzazione cessionarie dei crediti deteriorati ceduti da banche e intermediari finanziari iscritti all’albo possono concedere finanziamenti finalizzati a migliorare le prospettive di recupero di questi crediti e favorire il ritorno in bonis del debitore ceduto.
Con l’altro emendamento, invece, si punta a correggere il tiro sul bail-in e in particolare sulla previdenza complementare, restando comunque, come sottolinea sempre il Tesoro, nel pieno rispetto delle regole comunitarie. Se il correttivo alla manovra otterrà il via libera della commissione Bilancio, i fondi pensione saranno esclusi dalle regole del bail-in. In sostanza le associazioni e le fondazioni restano titolari dei valori e delle disponibilità conferiti in gestione.