Economia
Dopo Google e Amazon, Apple manda a casa oltre 700 dipendenti
I tagli arrivano in seguito alla chiusura dei progetti relativi allo sviluppo di display e della chiacchierata auto elettrica a guida autonoma
Apple licenzia oltre 700 dipendenti dopo aver annullato il project Titan
Negli ultimi anni, molte delle grandi aziende tecnlogiche mondiali, da Google ad Amazon, hanno fatto ricorso a licenziamenti su vasta scala. Tuttavia, nel 2023, definito l'anno dell'efficienza secondo le visioni di Zuckerberg, Apple ha saputo distinguersi evitando, sulla scia delle altri big tech, i tagli di massa. La notizia che arriva da Cupertino, dove la società guidata da Tim Cook ha annunciato il taglio di oltre 600 dipendenti, segue di poco più di un mese il fallimento del Project Titan, il progetto segreto dell'auto autonoma targata mela morsicata, che non vedrà mai la luce.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, tra i dipendenti licenziati da Apple, che rappresentano il più grande round di tagli dal tempo della pandemia, 87 erano impegnati nello sviluppo di schermi di ultima generazione, mentre gli altri lavoravano al progetto della self-driving car. Su quest'ultimo fronte, l'azienda aveva investito cifre notevoli nel corso degli anni, con stime che oscillano tra i 10 e i 30 miliardi di dollari nell'ultimo decennio.
La questione dei licenziamenti riguarda non solo Apple, ma anche altre multinazionali del settore tecnologico che si stanno concentrando sull'intelligenza artificiale. Il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato che l'azienda sta esplorando nuove opportunità, pur mantenendo partnership miliardarie, come quella con Google, che potrebbe portare all'integrazione dell'intelligenza artificiale Gemini nelle prossime generazioni di iPhone.
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Come riportato da StartupItalia, era già noto che in seguito al fallimento del Project Titan, Apple avrebbe dovuto ridimensionare la propria divisione dedicata alla guida autonoma, coinvolgendo parte delle 2.000 persone impiegate in quel settore. Solo di recente, l'azienda ha però reso pubblico il numero esatto dei licenziamenti, che diventeranno effettivi entro la fine di maggio. Nonostante l'inizio del 2024 abbia registrato un aumento dei licenziamenti, con oltre 45.000 solo nel settore tecnologico a gennaio, i mesi successivi hanno visto una riduzione, con più di 22.000 licenziamenti a febbraio e 10.000 a marzo. Al momento, sembra che il 2024 non presenterà gli stessi livelli di licenziamenti di massa riscontrati nel 2023.