Economia

Dopo Italo Aponte si rafforza: Msc vicina a chiudere l'accordo con Wartsila

di Redazione

Msc svela le carte sul futuro di Wartsila: produrre mille carri ferroviari a Trieste. Ansaldo Energia si sfila

Msc vicina a chiudere l'accordo su Wartsila per essere più forte nella logistica ferroviaria

In attesa del nuovo piano di Italo, il presidente di Msc, Gianluigi Aponte, compie un ulteriore passo significativo nel settore dei trasporti ferroviari e delle merci in Italia. Dopo aver acquisito il 50% del gruppo dell'alta velocità, lo scorso febbraio Aponte si è proposto come salvatore per Wartsila, la cui area produttiva a Bagnoli della Rosandra è in mano al gruppo finlandese e in crisi da tempo. Presentando ieri un piano tangibile per il rilancio dell'area e per garantire un futuro ai 300 lavoratori in esubero. Questo è riportato da Il Giornale. Il progetto prevede la produzione annuale di mille carri ferroviari a regime e sarà realizzato attraverso un accordo di programma, da concludere entro il 30 giugno.

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La riunione tenutasi ieri presso il Mimit potrebbe essere il preludio a un accordo definitivo, con una seconda riunione già programmata per il 27 marzo. Il piano di Msc potrebbe essere operativo entro 36 mesi ed è basato sull'aspettativa di un aumento del traffico ferroviario in Europa, che porterà la domanda di carri ferroviari a circa 10mila unità all'anno. Un'affare strategico per il gruppo Msc, che controlla Medway, impresa ferroviaria attiva in Italia e in diversi Paesi europei, oltre all'azienda logistica MedLog.

Nell'ultimo anno, Msc ha anche rafforzato la sua presenza a Trieste, acquisendo l'80% del Trieste Marine Terminal e avviando un'offerta pubblica per acquisire il 49% della Hhla, società tedesca che gestisce la piattaforma logistica nello scalo giuliano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha elogiato il piano di Msc per la rilocalizzazione di Wartsila, sottolineando il ruolo chiave di Trieste nell'Alto Adriatico e l'importanza di avere un'azienda leader globale nella zona. I sindacati hanno reagito positivamente, anche se chiedono dettagli sui tempi di riassunzione, sui salari e sull'impatto sulle aziende collegate. La USB ha commentato che il progetto di Msc sembra avere il potenziale per una produzione strategica che valorizzi la filiera industriale preesistente nel territorio. Durante la riunione, era presente anche un rappresentante di Ansaldo Energia, che ha annunciato il ritiro della propria disponibilità a sviluppare un'attività legata all'idrogeno nel territorio triestino