Economia

Elon Musk, la versione politica non fa bene a Tesla: crollano del 45% le vendite di auto in Europa

Le vendite del colosso delle auto elettriche sono scese in gennaio di oltre il 45% a sole 9.900 unità, risentendo della discesa in campo in politica di Elon Musk ma anche dell'attesa dei consumatori per il nuovo modello Y

di Redazione

Elon Musk non fa bene a Tesla: crollano del 45% le vendite di auto in Europa

Elon Musk e la costante esposizione mediatica e politica non fanno bene alla sua società di auto green: Tesla crolla in Europa. Le vendite del colosso delle auto elettriche sono scese in gennaio di oltre il 45% a sole 9.900 unità, risentendo della discesa in campo in politica di Elon Musk ma anche dell'attesa dei consumatori per il nuovo modello Y, che dovrebbe uscire nella prima metà del 2025. Lo riporta il Financial Times. Le vendite in Germania sono calate del 59,5% il mese scorso, in Francia del 63%, in Norvegia del 38% e in Gran Bretagna dell'8%.

Auto, mercato europeo fiacco 

Nel complesso, il mercato dell'auto nell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk), dopo aver chiuso il 2024 con una crescita striminzita dello 0,9% sul 2023 e con un calo di ben il 18% sul 2019, inizia il 2025 con un calo del 2,1% su gennaio 2024 e del 18,8% sulla situazione ante-crisi. E' il commento del Centro Studi Promotor dopo la pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni auto in Ue. 

Nessuno dei cinque maggiori mercati dell'area, che valgono il 69,9% delle immatricolazioni - spiega - è in buona salute. La situazione peggiore è quella della Francia, che in gennaio perde ben il 6,2% sullo stesso mese del 2024 e il 26,1% su gennaio 2019. Il più importante mercato dell'area, quello della Germania, fa registrare un -2,8% su gennaio 2024 e -21,9% sullo stesso mese del 2019. Male va anche l'Italia con cali rispettivamente del 5,8% e del 19,1%. La Spagna ha un modesto recupero in gennaio (+5,3%), ma un forte calo sui livelli ante-crisi (-22,7%). Il Regno Unito, in cui si stanno facendo grandi sforzi per imporre l'auto elettrica, accusa un calo del 2,5% su gennaio 2024 e del 13,5% sulla situazione ante-crisi.

La crisi del mercato dell'auto in Europa dipende dalla transizione energetica decisa dall'Unione Europea, che sta cercando di imporre l'auto elettrica con una soluzione che in nessuna altra parte del mondo è stata imposta, il divieto dal 2035 di immatricolare auto con motorizzazioni non elettriche. Da marzo l'Unione Europea dovrebbe rivedere la sua politica per la transizione all'elettrico e in questo quadro si inserisce il tentativo, fortemente sostenuto anche da ambienti industriali, di creare uno spazio per soluzioni non totalmente elettriche, ma con emissioni più contenute come le ibride plug-in e le ibride range extender.

Il tentativo è generoso - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - ma non tiene conto del fatto che l'auto elettrica non è gradita dal pubblico non solo per il fatto di essere una soluzione meno efficiente per la mobilità, ma anche perché è una soluzione che va al di là della capacità di spesa di una parte molto importante degli acquirenti di auto, questione che non viene certo risolta dalle auto elettriche plug-in e dalle range extender che non sono, per il momento, alla portata dei più. 

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