Energia, record di emissioni nel 2022: balzo di oltre 30 mld di tonnellate
Secondo l'Agenzia internazionale dell'Energia le emissioni rimangono su un "percorso di crescita insostenibile"
Le emissioni dello scorso anno sono state determinate da una maggiore dipendenza dai combustibili fossili, dovuta alla recrudescenza di eventi meteorologici estremi e alle difficoltà di funzionamento di un numero senza precedenti di reattori nucleari. Le emissioni generate dalla combustione del carbone, che in Asia ma anche in Europa ha spesso sostituito il gas diventato troppo costoso, sono aumentate dell'1,6%.Le emissioni generate dal petrolio sono aumentate del 2,5%, ma sono rimaste al di sotto dei livelli pre-Covida. La metà di questa crescita è dovuta alla ripresa del traffico aereo. A livello geografico, l'Asia, esclusa la Cina, ha visto aumentare le proprie emissioni del 4,2%, grazie alla crescita economica. La Cina, soggetta alle restrizioni Covid, ha mantenuto lo stesso livello di emissioni.
Nell'Ue, le emissioni sono diminuite del 2,5%, grazie a una diffusione record delle energie rinnovabili a fronte del ritorno del carbone. Negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,8%, con un forte aumento della domanda di energia a causa delle temperature estreme.
"Gli impatti della crisi energetica non hanno generato la massiccia crescita delle emissioni che temevamo, grazie alla notevole crescita delle energie rinnovabili, dei veicoli elettrici, delle pompe di calore e delle tecnologie per l'efficienza energetica. Senza di esse, la crescita delle emissioni di CO2 sarebbe stata quasi tre volte superiore", ha commentato il direttore dell'Aie Fatih Birol. "Tuttavia, le emissioni da combustibili fossili (petrolio, gas, carbone) continuano a crescere, ostacolando gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici globali", ha aggiunto, esortando le aziende interessate ad agire.
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